A fine aprile, Intel ha attribuito le anomalie alle impostazioni aggressive delle schede madri. Quest’ultime parevano configurate con frequenze e tensioni non ottimali. Eppure, a giugno, Intel ha corretto il tiro ammettendo che, anche se le impostazioni del BIOS peggiorano la situazione, non sono la causa radicale dei problemi. Tale ammissione è stata supportata dalle nuove informazioni divulgate dal fondatore di Alderon Games, la software house responsabile del MMO Path of Titans.
Il team di sviluppo di Path of Titans ha ricevuto migliaia di segnalazioni di crash da parte dei giocatori. Quest’ultimi hanno evidenziato problemi di stabilità evidenti su sistemi equipaggiati con processori Intel di 13a e 14a generazione. Suddette problematiche non si limitano solo ai computer utilizzati per lo sviluppo del gioco, ma si estendono anche ai server che ospitano l’esperienza di gioco stessa.
Un ulteriore motivo di preoccupazione è emerso quando è stato scoperto che l’anomalia
si manifesta su tutti i campioni dei processori Intel coinvolti. Ciò compromette anche il funzionamento degli SSD e delle memorie. Tale situazione ha spinto Alderon Games a prendere una decisione significativa: passare ai server basati su AMD. Inoltre, ha suggerito anche ai fornitori di servizi hosting di terze parti di adottare una simile strategia per i loro server non ufficiali.L’impatto dei problemi di stabilità si è esteso oltre Path of Titans. Ad esempio, il software RAD Game Tool utilizzato nell’Unreal Engine ha subito incidenti relativi a crash, anche se meno frequenti, che sembrano essere correlati alla componente nvgpucomp64.dll dei driver Nvidia. In un caso, un dipendente del team di sviluppo di Warframe ha risolto il problema con l’installazione di un nuovo BIOS sul proprio computer.
L’aggiornamento del firmware della scheda madre è stata la soluzione più raccomandata finora, anche se l’incertezza riguardo alle cause profonde del problema persista. Gli sviluppatori e gli utenti si augurano che Intel possa identificare e risolvere definitivamente suddette problematiche. Nel frattempo, la comunità tecnologica resta in attesa di ulteriori sviluppi e soluzioni concrete per ripristinare la piena stabilità e funzionalità dei sistemi colpiti.