L’Agenzia Internazionale per le Energie Rinnovabili (IRENA) ha pubblicato un report che delinea il necessario aumento degli investimenti nelle fonti di energia rinnovabile. Il tempo designato degli investimenti è distribuito per i prossimi sette anni. Secondo il report, la crescita delle FER deve accelerare significativamente per triplicare l’attuale potenza green e superare l’era dei combustibili fossili. Il TOP del progetto sarebbe il raggiungimento dell’11,2 TW di capacità installata entro il 2030.
Nonostante gli investimenti nelle energie rinnovabili stiano aumentando globalmente, con un incremento medio annuo del 10% negli ultimi cinque anni e un picco del 14% lo scorso anno, questo ritmo di crescita non è sufficiente. Se il tasso di crescita del 2023 (+14%) venisse mantenuto annualmente fino al 2030, si raggiungerebbero solo 9 TW, mancando l’obiettivo di 1,5 TW. Con il tasso medio degli ultimi cinque anni, si arriverebbe a 7,5 TW, ovvero quasi un terzo in meno rispetto all’obiettivo della COP28. Per Francesco La Camera, Direttore Generale di IRENA, le energie rinnovabili stanno raggiungendo buoni obiettivi, ma non ci si può accontentare. Bisogna incrementare la velocità e far crescere le tecnologie sostenibili su scale maggiori.
Il report di IRENA mostra con evidenza la disparità nella diffusione delle energie rinnovabili a livello globale. L’IRENA presenta i FER come un indicatore chiave del divario tra Paesi ricchi e economie emergenti. Nonostante i progressi riconosciuti in alcune regioni, come il Sud America che ha raggiunto 940 TWh di energia pulita, la crescita è ancora insufficiente rispetto al potenziale disponibile attuale.
Il settore delle energie rinnovabili non è solo una questione ambientale. Esso si lega alla giustizia sociale e allo sviluppo economico su scala globale. Durante il G7 di Venaria Reale, infatti, i leader mondiali hanno riconosciuto il loro ruolo nel promuovere le energie rinnovabili e il dovere di aiutare i Paesi emergenti ad accelerare la propria decarbonizzazione. Dovremmo riuscire a creare un mondo totalmente privo dell’uso del carbone, socialmente inclusivo e senza divari economici. Sembra un utopia, ma lo sforzo potrebbe portare a grandi risultati.