Negli ultimi tempi, il dibattito intorno agli autovelox in Italia ha assunto una rilevanza crescente, tanto che è stato necessario predisporre un decreto ad hoc per regolarne l’utilizzo e prevenire eventuali abusi. L’obiettivo è garantire che questi dispositivi siano impiegati esclusivamente per migliorare la sicurezza stradale, piuttosto che per fini meramente fiscali, un tema che ha suscitato diverse polemiche.
L’Italia e il triste primato degli autovelox
Recentemente, il Codacons ha analizzato i dati provenienti dalla piattaforma Scdb.info, rivelando che l’Italia ospita il 17% dei dispositivi installati in Europa. Questo “primato” è stato ulteriormente confermato da un rapporto di DiscoverCars.com, che ha esplorato il numero totale di telecamere per il monitoraggio stradale nei principali Paesi del mondo basandosi sugli stessi dati di Scdb.info.
Secondo il rapporto, l’Italia si posiziona al secondo posto nella classifica globale per il numero totale di dispositivi di sicurezza stradale, con un totale di 10.425 unità. Questi includono 2.321 Photored e 8.104 autovelox, che hanno l’obiettivo di monitorare e prevenire infrazioni stradali per aumentare la sicurezza delle strade italiane. Tuttavia, il Brasile si piazza al primo posto con un totale di 15.380 telecamere, seguito dagli Stati Uniti con 7.975 dispositivi, nonostante l’Italia disponga di un territorio molto più contenuto rispetto a questi Paesi.
Il Regno Unito segue al quarto posto con un totale di 4.815 dispositivi, di cui 811 Photored e 4.004 autovelox. La Germania si colloca al quinto posto con 4.277 dispositivi, caratterizzati da un numero significativamente maggiore di autovelox rispetto ai Photored (3.869 contro 408). La Francia, gli Emirati Arabi Uniti, la Svezia, la Spagna e la Turchia completano la top ten della classifica, evidenziando l’ampio utilizzo di tecnologie di monitoraggio stradale in tutto il mondo.
Un piccolo paese con molti problemi
Questi dati mettono in luce come l’Italia, nonostante la sua dimensione geografica più contenuta rispetto ad altri Paesi in classifica, sia uno dei leader globali nell’installazione e nell’utilizzo di dispositivi di sicurezza stradale automatizzati. L’importanza di tale infrastruttura rimane centrale nel dibattito pubblico, poiché l’equilibrio tra sicurezza e rispetto della privacy e delle esigenze degli automobilisti continua a essere un tema di grande interesse e controversia.