Dal mese di luglio, TIM ha introdotto alcuni aggiornamenti nelle tariffe sia per i servizi di telefonia fissa che mobile. L’ operatore si prepara cosi ad aumentare i costi a partire dall’estate 2024. Questa decisione riguarda specificamente il costo della fatturazione cartacea per diverse offerte di Internet casa. Il quale sarà adeguato a 4,95€ al mese a partire dal prossimo 1° settembre. Tale modifica è stata motivata con la necessità di bilanciare esigenze economiche e ambientali all’ interno di un mercato in continua evoluzione.
Secondo quanto annunciato da TIM, l’incremento rappresenta un allineamento tariffario rispetto alle attuali condizioni contrattuali per la fatturazione cartacea. Questo adeguamento comporterà un aumento dell’importo mensile compreso tra 1,05€ e 1,95€ per alcuni clienti di rete fissa. Impatto che si rifletterà sui bilanci familiari a partire dal prossimo autunno. Tuttavia, l’azienda ha sottolineato che i consumatori hanno la possibilità di evitare questo aumento passando alla bolletta digitale, un passo che non solo elimina l’addebito aggiuntivo ma contribuisce anche a ridurre l’impatto ambientale associato alla gestione della carta.
Anche se non si tratta di una variazione delle offerte, la modifica delle condizioni contrattuali apre la strada all’esercizio del diritto di recesso da parte dei consumatori. I quali avranno tempo fino al 1° ottobre. Ciò consentirà ai clienti di rinunciare alla linea senza incorrere in costi di disattivazione o penali. Le modalità per esercitare questo diritto sono diverse. Esse includono la possibilità di contattare il servizio assistenza al numero 187, richiedere la disdetta tramite l’app MyTIM, o inviare una PEC all’indirizzo designato.
Insomma, nonostante gli aggiornamenti tariffari annunciati da TIM, gli utenti hanno diverse opzioni a disposizione per gestire le proprie spese. Così da poter continuare a mantenere il controllo sui costi dei servizi di telecomunicazione. A tal proposito, il passaggio alla bolletta digitale rappresenta un modo per evitare l’aumento della fatturazione cartacea. Ma anche un passo verso una gestione più sostenibile delle risorse.