Unieuro, leader nel settore dell’elettronica di consumo in Italia, è destinata a diventare francese. La ragione? L’ entrata in scena del Fnac Darty, in collaborazione con Ruby Equity Investment. La società, infatti, ha lanciato un’Offerta Pubblica di Acquisto (OPA) per acquisire la società con sede a Forlì. L’offerta proposta è di 9€ in contanti e 0,1 azioni di nuova emissione FnacDarty, per ogni azione. Questo corrispettivo rappresenta un premio del 42%. Portando la valutazione complessiva dell’operazione a circa 249 milioni.
Unieuro: dinamiche e obiettivi dell’acquisizione
La struttura dell’operazione prevede la creazione di un veicolo di investimento tra Fnac Darty e Ruby Equity Investment. Rispettivamente con una partecipazione del 51% e del 49%. La parte in contanti, che rappresenta circa il 75% dell’offerta, sarà finanziata principalmente da Ruby Equity Investment. Mentre la componente azionaria, circa il 25%, sarà coperta da Fnac Darty. Il Consiglio di Amministrazione di Unieuro, ha già preso atto dell’OPA. Da qui quindi procederà con le sue valutazioni. Seguendo le tempistiche previste dalle normative vigenti.
Tale acquisizione mira a consolidare la presenza del gruppo francese nel mercato europeo. Creando una realtà con un fatturato superiore ai 10miliardi e quasi 30.000 dipendenti. Tutto ciò sarà realizzato attraverso condizioni di acquisto migliorate e l’integrazione delle attività di private label. Enrique Martinez, CEO di Fnac-Darty, ha dichiarato che questo progetto rappresenta un’opportunità unica. Volta a rafforzare la presenza geografica di Unieuro. Ma soprattutto a supportare il suo processo di digitalizzazione e trasformazione.
Unieuro dispone di una quota di mercato del 17% nel settore dell’elettronica. La sua rete comprende circa 570 negozi in tutta Italia. Come già detto, l’operazione di acquisizione è soggetta alle regolamentazioni italiane. Oltre che al controllo delle autorità in materia di concorrenza. Mossa che rafforzerà notevolmente la posizione di Fnac Darty nel mercato dell’ UE. Così da creare nuove opportunità per i dipendenti di entrambe le società. Così che esse possano consolidare, ancora di più, la loro presenza in Europa.