La cybersecurity fortemente in pericolo con l'avvento delle nuove tecnologie di intelligenza artificiale che possono aiutare i criminali.

Il mondo della cybersecurity sta attraversando un periodo tumultuoso, aggravato dall’espansione dell’intelligenza artificiale (IA). Recenti ricerche hanno rivelato minacce emergenti, in particolare l’uso di ChatGPT per inviare e-mail false, suscitando preoccupazioni tra gli esperti.

 

La svolta malware dell’IA

Fonti come New Scientist e Futurism hanno riportato a luglio 2024 che alcuni ricercatori hanno esplorato l’utilizzo di un virus in grado di generare e-mail fraudolente con l’ausilio dell’IA. Questi messaggi sono progettati per apparire autentici, convincendo così le vittime a scaricare allegati malevoli. L’obiettivo è far sì che il destinatario apra questi file, permettendo al virus di infettare il sistema.

David Zollikofer dell’ETH Zurich e Ben Zimmerman della Ohio State University hanno dichiarato di essere riusciti a eludere il rilevamento degli antivirus per gli allegati infetti. Una volta che il virus ha preso il controllo del computer della vittima, entra in azione l’IA: Outlook viene utilizzato per generare risposte contestuali alle e-mail ricevute, propagando ulteriormente il virus tramite nuovi allegati.

Questo scenario, sebbene creato a scopo di ricerca, ha suscitato notevole attenzione. Le implicazioni di un tale uso dell’IA in ambito malware sono preoccupanti, evidenziando la capacità della tecnologia di diffondere file malevoli con rapidità ed efficienza. La ricerca di Zollikofer e Zimmerman, pubblicata su arXiv, intende sottolineare i rischi associati agli LLM (Large Language Models) in termini di cybersecurity.

La crescente sofisticazione delle minacce informatiche alimentate dall’IA richiama l’attenzione sulla necessità di sviluppare contromisure avanzate. L’obiettivo dei ricercatori è quello di sensibilizzare la comunità globale sui potenziali pericoli e promuovere una maggiore vigilanza nella protezione dei dati.

 

La cybersecurity in pericolo

L’uso maligno dell’intelligenza artificiale rappresenta un fronte nuovo e insidioso per la sicurezza informatica. Mentre le tecnologie avanzate continuano a evolversi, è essenziale che le misure di difesa si adattino di conseguenza, garantendo che l’innovazione non comprometta la sicurezza. Questo studio funge da monito per la comunità della cybersecurity, evidenziando la necessità di una preparazione proattiva contro le minacce emergenti alimentate dall’IA.

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