Quante volte abbiamo sentito dire che il nostro Paese non è abbastanza avanti da poter trasformare la linea dei trasporti e renderla più sostenibile? Si tratta di un mito o di una realtà tangibile? Pare che finalmente si abbia una risposta sul processo di transizione in Italia grazie ad uno studio molto approfondito di Ayvens. Il report fornisce un’analisi dettagliata dello stato dell’elettrificazione dei trasporti nei vari Paesi europei, esaminandoli seguendo una serie di parametri chiave come l’adozione delle auto elettriche, la qualità dell’infrastruttura di ricarica, le regolamentazioni e la tassazione, l’offerta di veicoli green e la sostenibilità dell’energia elettrica.
L’Italia si trova nella seconda fascia della classifica, la “Transitioning”. Il suo punteggio, dopo le analisi, è di 54 su 100. Che significa? Che, sebbene ci sia un interesse verso i veicoli elettrici, ci sono ancora molte sfide che ne impediscono la vera diffusione che possa apportare ad un cambiamento netto e velocizzare la transizione.
In termini di diffusione di veicoli elettrici, l’Italia ha ottenuto solo 10 su 25 punti. C’è interesse, come detto, ma l’effettiva presenza dei veicoli elettrici è ancora parecchio limitata. Per quanto riguarda i costi
L’infrastruttura di ricarica ha invece ottenuto 10 punti su 20. L’Italia è tra i Paesi UE con il maggior numero di colonnine, ma l’infrastruttura ha bisogno ancora di crescere. Un ottimo risultato è stato ottenuto nell’offerta di veicoli green, con un punteggio di 15 su 15, sorprendentemente. Sul fronte della tassazione e regolamentazione, il nostro Paese ha ottenuto 10 punti su 20, indicando che c’è bisogno di migliorie nelle politiche fiscali e nelle normative a favore della transizione verso le auto elettriche. Ci sono dunque ancora molte sfide da affrontare, questo è certo, ma la situazione non è così disperata come potrebbe sembrare. L’Italia è infatti solo a 6 punti dalla fascia “Developed”, la categoria più alta del rapporto Ayvens. Diciamo che, tutto sommato, non siamo messi così male nella transizione quanto molti credono.