La piattaforma chiedeva di essere rimossa dall’elenco dei “gatekeeper” del Digital Markets Act (DMA). Tale elenco include colossi tecnologici come Meta, Apple, Amazon e Google, obbligati a rispettare rigorose normative per mantenere la concorrenza equa. La decisione dell’UE, confermata a febbraio, non è cambiata. TikTok è considerata una delle piattaforme social più influenti e il suo ruolo di gatekeeper è ritenuto indiscutibile.
I giudici europei hanno motivato il loro verdetto affermando che la piattaforma, per il suo valore di mercato globale, la rapida crescita e il numero significativo di utenti nell’UE, soddisfa pienamente i criteri di un gatekeeper
. Mentre gli argomenti di ByteDance sono stati giudicati infondati. TikTok, tramite un portavoce, ha espresso delusione per il rigetto del ricorso. Ha inoltre sottolineato che il social network si è già adeguato alle principali disposizioni del DMA fin da marzo.Il DMA impone ai gatekeeper di seguire regolamentazioni stringenti. Tra queste, vi è l’obbligo di ottenere il consenso per consentire ad aziende terze di accedere ai loro servizi e di richiedere l’autorizzazione per la pubblicità personalizzata. La mancata conformità può comportare sanzioni milionarie.
La decisione della Corte di giustizia europea rappresenta un ulteriore ostacolo per ByteDance, che continua a navigare tra complesse normative internazionali e pressioni legali. Il tutto mentre cerca di mantenere e rafforzare la sua posizione nel mercato globale. Considerando la situazione attuale non resta che attendere ulteriori sviluppi e scoprire quali saranno le prossime mosse dell’azienda per il futuro sviluppo di TikTok.