Meta, la multinazionale di tecnologia fondata da Mark Zuckerberg, aveva programmato di lanciare una grandiosa novità. Ovvero intendeva integrare la sua innovativa intelligenza artificiale, MetaAI, su WhatsApp il 26 giugno 2024. Questa nuova tecnologia è stata sviluppata sulla base del modello Llama 3. Essa prometteva di trasformare radicalmente l’esperienza degli utenti della famosa app di messaggistica. Con Meta AI, le persone avrebbero potuto accedere a una serie di funzionalità avanzate. Tra cui risposte a domande di vario tipo, la generazione di immagini a partire da descrizioni testuali e altri servizi interattivi. Ma, l’entusiasmo per il debutto ufficiale di tutto ciò è stato bruscamente frenato da una decisione dell’Unione Europea. Quest’ultima ha infatti bloccato il suo lancio a causa di preoccupazioni relative alla privacy.
L’ UE blocca WhatsApp, ecco le motivazioni
La decisione di sospendere il lancio di MetaAI è stata presa dal Garante della privacy irlandese. Ovvero la Irish Data Protection Commission. Questa autorità è responsabile della protezione dei dati per Meta, che ha la propria sede centrale in Irlanda. A tal proposito, la DPC ha espresso preoccupazioni rilevanti riguardo alla sicurezza dei dati degli utenti. Sostenendo che le modalità con cui l’ IA addestra i suoi algoritmi potrebbero mettere a rischio la riservatezza delle informazioni personali. In particolare, il problema risiede nell’uso delle informazioni raccolte. Inclusi testi, audio e immagini, per addestrare il sistema di intelligenza artificiale. Tuttavia Meta sembra avesse pianificato di aggiornare le proprie informative sulla privacy. Proprio per affrontare queste preoccupazioni. Però, nonostante ciò, il blocco rimane in vigore fino a quando non saranno fornite ulteriori garanzie a riguardo.
Questo rinvio non riguarda solo WhatsApp. Ma anche altre piattaforme della compagnia come Facebook e Instagram. Eppure tale tecnologia è già disponibile in altri paesi come il Messico. Essa prevede l’ aggiunta di un nuovo pulsante circolare multicolore, attraverso il quale gli utenti possono avviare una conversazione con l’AI. Questa funzione offre la possibilità di interagire con MetaAI per risolvere quesiti complessi o generare immagini basate su testi. La situazione resta invece per noi in una fase di stallo. Sarà compito dell’ azienda quello di riuscire a trovare un accordo con le autorità di protezione dei dati europee. Ciò al fine garantire la conformità alle normative e il rilascio sicuro della propria tecnologia.