Il noleggio a lungo termine, o NLT, è in crescita in Italia, con la Lombardia che domina la classifica per numero di contratti stipulati.

ACEA ha stilato un report per quanto riguarda il mercato automobilistico europeo di Giugno 2024, il dato ottenuto è positivo dal momento che segna un aumento delle immatricolazioni del 4,3%, abbiamo infatti che in UE sono state immatricolate 1.089.925 auto contro le 1.044.519 dello stesso mese del 2023.

Il merito va al miglioramento delle vendite in quattro su tre dei maggiori mercati europei: Italia (+15,1%), Germania (+6,1%) e Spagna (+2,2%), al contrario, la Francia ha registrato un calo del 4,8%.

 

I dati di ACEA

Se vogliamo avere uno sguardo più ampio rispetto al passato, abbiamo che nel periodo Gennaio-Giugno 2024, rispetto allo scorso anno  il mercato auto europeo ha mostrato un segno positivo con quasi 5,7 milioni di unità immatricolate (+4,5%), un valore certamente positivo ma inferiore del 18% rispetto a quello registrato nel medesimo periodo prima della pandemia, in definitiva però per questi sei mesi i 4 maggiori mercati hanno avuto tutti un andamento positivo: Spagna (+5,9%), Germania (+5,4%), Italia (+5,4%) e Francia (+2,8%).

Per quanto riguarda invece il nodo auto elettriche, la situazione è decisamente peculiare, abbiamo infatti che la media totale è scesa dal 15,1% al 14,4%, dal momento che gli ottimi risultati di Belgio e Italia +50,4% e +117,4%, sono stati zavorrati pesantemente dai pessimi traguardi ottenuti invece da Germania (-18,1%), Paesi Bassi (-15%) e Francia (-10,3%), valori spiegabili in tutta probabilità con il blocco agli incentivi statali sull’acquisto delle vetture elettriche.

Ovviamente questo risultato alle aziende automobilistiche non piace dal momento che come stabilito dalla Commissione Europea, le auto endotermiche verranno abbandonate a partire dal 2035, questo contesto così poco integrativo però non risulta utile a inserire le auto elettriche all’interno del contesto urbano e mentale degli automobilisti, senza tener conto che nuoce ai fatturati delle aziende che ovviamente devono compensare con la controparte benzina e diesel.

Non rimane che attendere l’altra metà dell’anno per capire come si evolverà la situazione e se magari gli altri stati decideranno di reintrodurre gli incentivi per l’acquisto di una vettura elettrica.

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