OpenAI, nuovi problemi di sicurezza In questi giorni sono stati trovati dei problemi per quanto riguarda il sistema di OpenAI e la sua interazione con le chat tra utenti e intelligenza artificiale. La causa è stata una svista da parte della società che ha subito rimediato al problema con un messaggio a tutti gli utenti e un aggiornamento per l’ applicazione. Il primo problema riguarda proprio l’ applicazione di OpenAI, ChatGPT per Mac, che conserverebbe i dati in un luogo della memoria del PC non protetta.

A presentare il problema è stato lo sviluppatore Pedro José Pereira Vieito che dopo un’ attenta analisi del codice del software dell’ applicazione ha travato questa falla ed ha subito informato la società in modo da poter trovare una soluzione. Secondo quanto detto nel post su X, Vieito dichiara che le conversazioni con l’ utente vengono immagazzinate all’ interno di un file di testo che può essere visto da chiunque riuscisse a impossessarsi del computer.  Per risolvere il problema è stata inserita una crittografia a tutte le chat.

 

OpenAI, un altro problema per l’ azienda

Secondo quanto riportato sul New York Times, un altro problema sulla sicurezza dei dati dell’ azienda risalirebbe al 2023 dato che OpenAI voleva che non venisse mai divulgato tra gli utenti. Infatti proprio nel 2023 un haker sarebbe riuscito ad inserirsi all’ interno dei sistemi di messaggistica che venivano utilizzati per le comunicazioni tra i dipendenti. Così facendo si potrebbe risalire a tutti i dialoghi che si sono scambiati i dipendenti riuscendo anche a catturare delle informazioni segrete. Il problema sarebbe stato evidenziato da Leopold Aschenbrenner, un Technicial Program Manager di OpenAI che sarebbe stato licenziato a causa di alcuni dubbi sulla sicurezza.

Questi tipi di eventi dovrebbero far riflettere la società dato che i dati che vengono prodotti dall’ intelligenza artificiale poi dovrebbero essere utilizzati per pochi istanti per poi essere immagazzinati in luoghi dove è difficile il loro ritrovamento.

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