Secondo quanto riportato ultimamente, le case automobilistiche avrebbero chiesto più garanzie alle istituzioni europee per il progresso delle auto elettriche. In particolare una delle più attive sarebbe il Gruppo Renault che, mediante il suo CEO Luca de Meo, avrebbe chiesto anche più flessibilità per quanto riguarda il percorso che porterà alla mobilità elettrica.
Il tutto è stato svelato nell’ultima intervista al Corriere della Sera, dove il manager italiano ha parlato di un Europa nettamente in ritardo per quanto riguarda il processo di transizione. Proprio a tal proposito sarebbe stata richiesta maggior flessibilità. Luca de Meo sostiene inoltre che al momento non dovrebbe essere strumentalizzato il rallentamento del mercato per portare all’abbandono dell’obiettivo. Sarebbe questo un errore strategico. Ciò significa che c’è bisogno di flessibilità ma non bisognerà fare passi indietro:
“L’industria automobilistica europea ha dedicato enormi risorse finanziarie a questa trasformazione. Non possiamo sprecarle. Il potere politico non può invertire la rotta proprio quando gli sforzi stanno dando i loro frutti con il lancio di nuovi modelli sul mercato. È fondamentale non ostacolare il progresso“.
Auto elettriche: fondamentale l’apporto delle plug-in
Secondo Luca de Meo per la crescita delle auto elettriche sul territorio e quindi per il raggiungimento degli obiettivi, è importante basarsi anche sulle plug-in. Bisogna anche ricordarsi che tutte le normative sulla anidride carbonica riguardano le auto nuove e non tutte quelle che sono già in circolazione, proprio per questo il manager invita ad accelerare la ristrutturazione del parco macchine esistente.
“Dal passaggio dagli standard Euro 1 agli Euro 6, abbiamo ottenuto una riduzione degli inquinanti del 90% e un significativo miglioramento dell’efficienza energetica. È quindi essenziale semplificare il processo per i consumatori che vogliono aggiornare la propria auto. Inoltre, dobbiamo considerare le opzioni per i diversi tipi di carburante, poiché nei prossimi dieci anni non ci saranno abbastanza veicoli elettrici per influenzare in modo significativo la decarbonizzazione“.