Durante gli ultimi giorni non si è fatto altro che parlare del grande down che ha riguardato Microsoft ed ovviamente Windows. Tutto è nato da un aggiornamento rilasciato dall’azienda di cybersicurezza, CrowdStrike che ha provocato un blocco di tantissimi computer. C’è stata infatti un’interruzione su scala globale proprio lo scorso venerdì, con un evento clamoroso che è stato ripreso da tutte le agenzie e da tutte le fonti di informazione.
Secondo le stime, sarebbero milioni i pc colpiti dal problema. Ad oggi è possibile fare una stima reale sull’impatto che ha avuto questo aggiornamento sui prodotti di Microsoft. Secondo quanto riportato infatti Microsoft avrebbe annunciato sul proprio blog con un post ufficiale che i computer colpiti sarebbero circa 8,5 milioni.
CrowdStrike ha mandato in tilt 8.5 milioni di dispositivi Microsoft
Più nel preciso l’aggiornamento in questione distribuito dall’azienda CrowdStrike ha fatto comparire la schermata blu che nessun utente Windows vorrebbe vedere. Ciò ha comportato dunque l’impossibilità di utilizzare il sistema soprattutto per le aziende, tra cui ospedali, banche, compagnie aeree e molto altro ancora. All’interno del post pubblicato da Microsoft, è intervenuto il vicepresidente della sicurezza aziendale e di tutti i sistemi operativi del colosso, David Weston. A quanto pare, stando alle sue parole, l’azienda starebbe con collaborando con CrowdStrike per riuscire a trovare una soluzione che possa permettere all’infrastruttura Azure di Microsoft di accelerare il processo di correzione dell’aggiornamento guasto.
Queste sono le parole di scuse del fondatore e CEO di CrowdStrike, George Kurtz:
“Mi scuso sinceramente per il recente disservizio. Tutti in CrowdStrike riconoscono l’importanza e l’impatto della situazione. Abbiamo individuato rapidamente il problema e applicato una soluzione, concentrandoci subito sul ripristino dei sistemi dei clienti. Il problema è nato da un difetto in un aggiornamento di Falcon per host Windows, mentre gli host Mac e Linux non sono stati coinvolti. Non è stato un attacco informatico o di sicurezza”.