Il design cattura sin da subito l’attenzione, il nuovo modello ha portato ad un restyling che non l’ha stravolta completamente, ma che è stato in grado di rendere le curve ancora più sinuose, con dettagli e colori arroganti (l’azzurro/blu con inserti oro è veramente figo); il tetto a contrasto con vetri oscurati sono un ulteriore sinonimo di eleganza, dimensioni restano praticamente identiche con lunghezza totale di 4,3 metri, una larghezza frontale di 1,9 metri, ed una altezza di 1,6 metri.
Sul frontale troviamo in grande la scritta Range Rover, con due prese d’aria che sembrano quasi degli artigli, anch’essi in oro rosa, una calandra riconoscibile (chiaramente prende le linee di tutta la linea Range Rover) e tanti piccoli dettagli. La vettura tende ad abbassarsi verso la parte posteriore, con uno spazio esterno non troppo esteso, dimostrando di essere un SUV di lusso compatto. Sul lato notiamo subito la presenza di maniglie a scomparsa, che non vanno a rovinare la linea della vettura, una minigonna in cui troviamo incastonata una linea nera con dicitura Autobiography, che ci permette di ricordare la versione in oggetto. I cerchi in lega sono da 20 pollici, con nel nostro caso le pinze dei freni a contrasto di colorazione rossa.
Il retro è rotondo, con linee sinuose, e di grandi dimensioni, spicca sicuramente la scritta Range Rover al centro, con due scarichi ed innumerevoli richiami all’eleganza con gli inserti in oro rosa. Il bagagliaio, ovviamente elettroattuato, è di 591 litri, con possibilità di abbattere i sedili e raggiungere fino a 1383 litri (è presente anche la 12V).
Lo spazio interno, soprattutto nella parte posteriore, è decisamente ridotto, con il rischio di andare a toccare con le ginocchia il sedile anteriore; è una vettura adatta per 4 persone, pensare di spostarsi in 5 risulta essere già più complicato di quanto avreste creduto. Al centro troviamo le bocchette per l’aerazione e le porte USB-C per la ricarica. Il problema più che altro è legato all’altezza dell’abitacolo, nonostante sia presente il tettuccio panoramico, con la nostra altezza di 1,84 metri, siamo arrivati a toccare lo stesso tettuccio con la testa.
Discorso diverso per la parte anteriore, dove il guidatore ha tanto spazio, con interni in contrasto e qualità di altissimo livello (l’unico difetto forse sono le plastiche). Il tunnel centrale è molto ampio, con un piccolo scompartimento con supporto alla ricarica rapida (e porta USB-C), cambio automatico, per terminare con il pozzetto dove stivare i nostri oggetti (con un’altra porta USB-C).
Il volante è forse un po’ troppo grande e ingombrante, realizzato in pelle, alle sue spalle troviamo un cockpit digitale personalizzabile, con head-up display. Il sistema audio è di ottima qualità, realizzato in collaborazione con Meridian; il volante è riscaldato, mentre i sedili sono sia raffrescati che riscaldati.
Sono presenti Android Auto e Apple CarPlay anche in versione wireless, al centro troviamo un display molto bello, in termini di dettagli e di precisione nel touch, è semplice ma elegante, con funzionamento reattivo e ricchissimo di funzionalità. Il sistema operativo integra tutta la strumentazione anche per la parte offroad, non mancano telecamere a 360 gradi, per vedere cosa accade attorno alla macchina. Tra le tantissime funzioni integrate, l’occhio cade sulla presenza di amazon alexa, soluzione che permette di controllare moltissime funzionalità solo con l’ausilio della propria voce. Un’ultima piccola chicca riguarda la presenza sulla pinna superiore di una telecamera, che verrà proiettata direttamente nello specchietto retrovisore, dando la possibilità di stivare praticamente ciò che si vuole nel bagagliaio, anche ostruendo la vista
Range Rover Evoque Autobiography è una macchina molto comoda, con sedili avvolgenti, seduta alta, ma non altissima, però comunque offre una buonissima visuale. Il motore da 269 cv offre una buona aggressività, con uno spunto molto buono grazie anche al motore elettrico, che ci permette anche di avere ottimi consumi, passa infatti da 0-100km/h in 7,2 secondi e 190km/h di velocità massima (1500cc).
Gli ADASS di secondo livello sono presenti di serie (con lettura dei segnali e setting su tre livelli di avvisi alla guida), mentre per quanto riguarda i consumi il livello è molto elevato: la plug-in hybrid ci ha stupiti in positivo, il motore elettrico offre di base una autonomia di 50/60km, offrendo anche uno spunto per un consumo ridotto. In termini pratici, con un ciclo super misto abbiamo raggiunto un consumo di circa 9,6 litri ogni 100km (comunque non male per una vettura da 2157 kg).
La versione base ha un prezzo di 49’800 euro, la SE sale a 58’500 euro, per arrivare alla HSE che costa 69’500 euro e la nostra Range Rover Evoque Autobiography, il top di gamma, 84’400 euro (tutti i prezzi sono “a partire da”). In conclusione alla nostra prova possiamo dire senza ombra di dubbio che vale il prezzo che costa, una cifra elevata, ne siamo consapevoli, ma stiamo parlando di una Range Rover fatta veramente bene, con qualità elevata, comfort alla guida e consumi in linea con le aspettative.