Il Governo degli Stati Uniti ha (nuovamente) deciso di applicare altri pesanti dazi sulle auto importate dalla Cina. Questa volta si prepara ad introdurre nuove restrizioni legate al software presente a bordo di queste vetture. Pare che il Dipartimento del Commercio degli Stati Uniti abbia infatti in programma di emanare una regolamentazione costruita appositamente per il software delle auto connesse.
La proposta del Dipartimento vuole cercare di limitare il più possibile la diffusione e l’utilizzo di software sviluppato in Cina
Alan Estevez, sottosegretario al Commercio per l’Industria e la Sicurezza degli Stati Uniti, considera le auto moderne come uno scrigno contenente un grande quantitativo di software e dispositivi di monitoraggio. Questi potrebbero essere sfruttati per raccogliere dati dettagliati oltre che sul guidatore stesso, anche sull’ambiente circostante. La regolamentazione proposta intende garantire che i componenti chiave dei veicoli, responsabili della gestione del software e dei dati, siano prodotti in Paesi alleati degli Stati Uniti, riducendo così i rischi di spionaggio ed altre minacce gravi alla sicurezza.
Le nuove normative non sono solo frutto di preoccupazione campata in aria. Esse sono il risultato di un’indagine iniziata a febbraio, quando la Casa Bianca ha compreso come le auto possano effettivamente registrare informazioni dettagliate sull’infrastruttura degli Stati Uniti. I dettagli completi della nuova legge non sono ancora stati condivisi, ma saranno sicuramente resi noti a breve. In ogni caso bisogna dire che le importazioni di veicoli di fabbricazione cinese negli Stati Uniti sono relativamente poche. Queste nuove misure, però, non faranno altro che aumentare la tensione commerciale e tecnologica tra Stati Uniti e Cina.