Droni sviluppati dall'università cinese volano grazie all'energia solare e alla loro complessa meccanica, ma c'è ancora molto lavoro da fare.

Immaginate droni capaci di volare senza sosta, sfruttando l’energia solare durante il giorno e ricaricandosi con segnali Wi-Fi e 4G di notte. Questo scenario futuristico è più vicino alla realtà di quanto si possa pensare grazie ai ricercatori dell’Università Beihang in Cina, che stanno lavorando a una rivoluzionaria tecnologia di volo continuo.

 

Il drone cinese CoulombFly

Il prototipo attuale, chiamato CoulombFly, pesa solo 4,21 grammi, simile a un colibrì, e ha recentemente registrato un volo di un’ora. Le dimensioni ridotte comportano però sfide significative. Il CoulombFly deve affrontare difficoltà come la resistenza al vento e potenziali guasti tecnici. L’obiettivo degli scienziati è creare droni delle dimensioni di un insetto che possano restare in volo indefinitamente, aprendo a nuove applicazioni in comunicazioni, ricerca e soccorso, e persino spionaggio.

Le principali sfide per il team di Mingjing Qi sono la miniaturizzazione dei pannelli solari e l’aumento dell’efficienza del motore per ridurre la dispersione di calore. Per superare questi ostacoli, i ricercatori hanno sviluppato un sistema innovativo: un circuito che eleva la tensione prodotta dai pannelli solari a valori tra i 6.000 e i 9.000 volt. Questa energia alimenta un motore a propulsione elettrostatica con un rotore di 10 cm, progettato per generare spinta con minima produzione di calore. I componenti del motore, realizzati in sottili strisce di fibra di carbonio rivestite in alluminio, riducono ulteriormente il calore grazie all’alta tensione che abbassa la corrente.

Nonostante il progresso, ci sono ancora sfide da affrontare. Il CoulombFly, ad esempio, si è schiantato dopo un’ora di volo a causa di un guasto meccanico, e il controllo della direzione resta un problema non risolto. Tuttavia, il team è determinato a perfezionare la tecnologia.

 

Il futuro dell’aviazione senza pilota

In altre novità nel campo dei droni, un team di scienziati ungheresi ha recentemente sviluppato un sistema di gestione del traffico autonomo per droni su larga scala, segnando un importante passo avanti nella robotica di gruppo. Inoltre, l’Agenzia Spaziale Europea (ESA) sta esplorando l’uso di intelligenze artificiali basate su reti neurali per pilotare droni da corsa, con l’obiettivo di applicare queste capacità al pilotaggio autonomo di future missioni spaziali.

In sintesi, mentre i droni solari dell’Università Beihang segnano un passo significativo verso il volo infinito, il campo dell’aviazione senza pilota continua a evolversi rapidamente con innovazioni promettenti in tutto il mondo.

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