Google si prepara ad una profonda pulizia del suo Play Store. La decisione arriva dopo che l’azienda aveva già rimosso 1,43 milioni di app nel 2022 e ben 2,28milioni nel 2023. Google ha infatti deciso di elevare ulteriormente i requisiti minimi di qualità per le applicazioni presenti sulla sua piattaforma.
Nello specifico, con l’ultimo aggiornamento della politica antispam del Play Store, a partire dal 31 agosto, Google procederà alla rimozione delle app che offrono funzionalità e contenuti limitati. Cosa significa? Si fa riferimento a tutte quelle applicazioni che presentano solo testo, uno sfondo unico o che sono progettate per non svolgere alcuna funzione utile. L’obiettivo finale è eliminare tutte quelle app considerate inutili.
Google procede con una nuova pulizia sul Play Store
Le nuove linee guida si affiancano a quelle già esistenti. Quest’ultime prevedono la rimozione delle app che non si installano correttamente e che si bloccano frequentemente. E non solo. Sono coinvolte anche quelle che non rispondono ai comandi o che funzionano in modo anomalo. Google ha dichiarato di aver implementato ulteriori requisiti per assicurare che le applicazioni possano soddisfare gli alti standard del catalogo del Play Store. Per offrire così agli utenti funzionalità di qualità.
La decisione di alzare ulteriormente la soglia riflette l’impegno dell’azienda di Mountain View nel mantenere il Play Store un ambiente sicuro e affidabile. Suddetta pulizia rappresenta un passo avanti per migliorare l’esperienza utente. Il tutto eliminando applicazioni che non apportano valore o che potrebbero addirittura compromettere la sicurezza dei dispositivi.
L’iniziativa mira anche a incentivare gli sviluppatori a migliorare la qualità delle loro app. Chiunque desideri pubblicare sul Play Store dovrà assicurarsi che la propria applicazione rispetti standard più elevati. Ciò permetterà di garantire una migliore fruizione da parte degli utenti e promuovendo un ecosistema di app più robusto e affidabile.
Sarà interessante osservare i numeri che emergeranno da suddetta operazione. In tal modo sarà possibile comprendere quante di tali applicazioni superflue ingolfano attualmente il Play Store.