A tal proposito, un portavoce di Twitch, che intende rimanere anonimo, ha rilasciato una dichiarazione ufficiale. Ha dichiarato che la scelta dalla piattaforma è stata presa per permettere a tutti i candidati presidenziali di farsi ascoltare. La decisione, infatti, è arrivata poco dopo che Trump ha accettato formalmente la nomina del Partito Repubblicano. Diventando così candidato presidenziale per le prossime elezioni.
Ci sono state però delle precisazioni importanti. Il portavoce ha sottolineato che la piattaforma continuerà a far rispettare le proprie linee guida. Inoltre, le misure di applicazione verranno prese ogni qualvolta si identificheranno violazioni delle regole. Ciò indipendentemente dalla notorietà del canale in questione. Dunque, su Twitch tutti i canali, siano essi di persone comuni o di personaggi pubblici, sono soggetti alle stesse regole e linee guida.
La decisione della piattaforma si inserisce in un contesto più ampio di riabilitazione social per Trump. A tal proposito, anche Meta ha rimosso le restrizioni imposte agli account Facebook e Instagram dell’ex presidente. La mossa di Twitch riaccende il dibattito sul ruolo delle piattaforme social nel bilanciare la libertà di espressione con la responsabilità di moderare contenuti potenzialmente dannosi. Ciò soprattutto quando si tratta di figure politiche di alto profilo. La questione diventa ancora più complessa alla luce delle teorie complottiste che hanno circondato Trump. Quest’ultime spesso trovano terreno fertile sui social media e riescono a entrare nei trending topic su piattaforme come X.
La riattivazione del canale di Trump su Twitch rappresenta quindi un passo significativo nel panorama dei social media e della politica. Le implicazioni potrebbero influenzare le dinamiche del dibattito pubblico e della campagna elettorale in corso.