Il celebre fisico teorico Stephen Hawking era noto per il suo spirito giocoso. Nel 2009, organizzò uno strano esperimento sui viaggi nel tempo. Invitò alcuni giornalisti a una festa nella sala dell’Università di Cambridge, dove insegnava, aspettando per un intero pomeriggio l’arrivo di ospiti dal futuro. Rimase lì per diverse ore, finché i giornalisti, perplessi, cominciarono a chiedergli spiegazioni. Solo allora, Hawking spedì gli inviti ai suoi amici e a tutti coloro che, dal futuro, avrebbero voluto partecipare alla festa appena conclusa. Naturalmente, nessuno si presentò, e in modo ironico, Hawking dimostrò l’impossibilità di viaggiare indietro nel tempo.
I viaggi nel tempo sono possibili?
Da allora, altri fisici hanno tentato esperimenti simili per dimostrare quanto sia difficile contrastare il flusso temporale che pervade l’universo. Recentemente, un gruppo di scienziati ha cercato tracce di “viaggiatori temporali” su internet, sfruttando i social media e concentrandosi sui viaggiatori del tempo provenienti dal futuro, che potrebbero avere tecnologie avanzate rispetto agli abitanti del passato.
Gli autori di uno studio pubblicato su arXiv hanno spiegato: “Ci siamo concentrati su di loro perché potrebbero commettere errori rivelatori, in particolare su Internet.” Il team ha cercato eventi unici, conoscibili solo con una conoscenza del futuro, come la scoperta della cometa ISON nel 2012, la morte del primo ministro giapponese Shinzō Abe, e l’elezione di Jorge Mario Bergoglio come Papa Francesco. Per aumentare le probabilità di intercettare un crononauta, hanno chiesto ai viaggiatori del tempo di inviare un’e-mail rivelando l’indirizzo dopo alcuni mesi e hanno creato un hashtag su Twitter.
Nessun crononauta ha risposto alla richiesta, e nessuna ricerca collegata a “Papa Francesco” prima della sua elezione ha permesso di individuare un viaggiatore temporale. I dubbi sulla possibilità dei viaggi nel tempo continuano a crescere.
Paradossi temporali e contatti limitati
Gli esperti di fantascienza hanno criticato questo approccio, sostenendo che contattare direttamente un viaggiatore del tempo potrebbe creare paradossi temporali, scoraggiando così i crononauti dal contattarci. Inoltre, l’universo potrebbe avere un sistema che limita il contatto tra viaggiatori del tempo e ricercatori. Gli autori dello studio hanno chiarito: “Potrebbe essere fisicamente impossibile per i viaggiatori del tempo lasciare tracce durature del loro soggiorno nel passato. In secondo luogo, potrebbe anche essere impossibile per noi trovare tali informazioni, a causa di leggi fisiche ancora sconosciute.”