La sindrome della vibrazione fantasma dello smartphone in tasca

Ti è mai capitato di sentire il tuo smartphone vibrare in tasca, ma scoprire poi che non c’era nessuna notifica? Se sì, hai sperimentato quella che gli esperti sono soliti chiamare la “Sindrome della Vibrazione Fantasma”. Il fenomeno è noto in campo scientifico anche come “ringxiety” o “phonetom”, ed è in pratica la percezione di vibrazioni o dei suoni del telefono quando in realtà questi non esistono.

Si tratta di una vera e propria allucinazione tattile, come spiega il dottor Michael Rothberg, perché il cervello percepisce una sensazione in realtà non esiste, prendendosi gioco di noi. Strano sì, ma capita davvero a tutti, magari solo non ci si fa così tanto caso. La “sindrome” è infatti comunissima e lo dimostrano diversi studi. Da un’analisi effettuata dalla ricercatrice Michelle Drouin quasi 9 studenti universitari su 10 hanno sperimentato vibrazioni fantasma dello smartphone. Le persone, solitamente, sono più inclini a percepirle mentre svolgono attività quotidiane in cui sono lontani dai device, come quando si fa la doccia, oppure quando ci sono dei rumori più forti che potrebbero forse sovrastarne il suono.

Ti capita di sentire lo smartphone vibrare?

Ma perché succede? In realtà non esiste una causa unica e definita a questo fenomeno così tanto particolare. Si pensa, plausibilmente, che sia legata alla nostra crescente dipendenza dalla tecnologia e dai nostri smartphone di cui non possiamo fare a meno. Dopo aver portato il telefono con sé per tanto tempo, ovunque andiamo, il cervello può iniziare ad interpretare erroneamente altri stimoli, prendendo come vibrazione del cellulare persino il nostro movimento muscolare o la sola pressione dei vestiti sulla pelle.

La sindrome della vibrazione fantasma non è dunque rara. Gli studi indicano che tra il 29,6% e l’89% degli utenti  aventi uno smartphone la sperimentano occasionalmente. Alcune persone, più di alte, sperimentano questo fenomeno quotidianamente. Per chi è infastidito quando ciò accade, ci sono alcune strategie che possono aiutare il nostro cervello a non essere ingannato. Bastano azioni come il cambiare la posizione in cui si porta lo smartphone di solito, disattivare la vibrazione, cambiare suoneria o persino usare un device diverso in casi “estremi”.

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