Autostrade per l’Italia (ASPI) ha concluso con successo la seconda fase del progetto “Falco“, una sperimentazione innovativa che utilizza droni per il monitoraggio della viabilità autostradale. Dopo il termine della prima fase dello scorso anno, l’azienda ha fornito ora dettagli significativi sui risultati ottenuti.
Durante la seconda fase, sono state pianificate 1.407 missioni, con un tasso di successo dell’82%, dove il successo è definito come missioni effettivamente avviate e completate. Il 18% delle missioni non riuscite è stato principalmente causato dal maltempo, mentre i droni hanno volato per un totale di 191 ore, percorrendo 2.837 km. Inoltre, sono state eseguite 53 missioni su chiamata, con 12,5 ore di volo e 84 km percorsi.
Il monitoraggio tramite droni ha dimostrato un notevole incremento dell’11% nel numero di eventi rilevati e una riduzione del 50% nei tempi di intervento. Questi droni sono stati pilotati a distanza e gestiti dal centro di controllo del traffico di Genova, coprendo tratti dell’A26 e dell’A10. Questa tecnologia ha permesso di sorvegliare l’andamento del traffico anche in aree prive di telecamere.
L’ENAC, l’Ente Nazionale per l’Aviazione Civile, ha concesso l’autorizzazione per l’uso dei droni in modalità BVLOS (Beyond Visual Line Of Sight) su cinque siti della rete autostradale ligure. Questo tratto è stato scelto per la sua complessità orografica e strutturale, rendendolo particolarmente adatto alla sperimentazione.
I droni sono stati gestiti tramite “nidi” installati nelle aree di monitoraggio, progettati per ospitare e ricaricare i droni. Le missioni potevano essere pianificate o attivate on demand per eventi specifici come code, incendi o materiali dispersi, seguendo un rigoroso protocollo di sicurezza. ASPI sottolinea che la vista dall’alto consente di controllare segnaletica, cantieri, stato della pavimentazione e del verde, facilitando così interventi tempestivi e aggiornamenti sui servizi di emergenza.
Prossimamente, ASPI si concentrerà sulla raccolta e analisi dei dati per sviluppare sistemi di intelligenza artificiale dedicati al riconoscimento automatico degli eventi critici. In futuro, il monitoraggio con droni potrebbe diventare una parte regolare delle attività di pattugliamento, migliorando i tempi di intervento e la qualità del servizio complessivo. Il progetto Falco si inserisce nel più ampio Programma Mercury di ASPI.