Meta non resta a guardare e scopre le sue carte nel campo dell'intelligenza artificiale con LLama 3.1, un modello open-source.

Meta ha appena lanciato la nuova versione del suo modello di intelligenza artificiale open-source, Llama 3.1, che punta a entrare in competizione con i giganti del settore come ChatGPT di OpenAI, Gemini AI di Google e altri rivali di peso. Con Llama 3.1, Meta si posiziona come un attore di primo piano nel campo dei modelli open-source, offrendo un’alternativa di grande calibro ai modelli proprietari.

 

Llama 3.1 di Meta

Questo nuovo modello è il più grande e performante mai rilasciato nel suo segmento. La versione più imponente di Llama 3.1 conta ben 405 miliardi di parametri ed è stata addestrata utilizzando oltre 16.000 GPU H100 di Nvidia. La sua capacità di gestire una varietà di compiti, dalla generazione di testo alla traduzione multilingue, dalla scrittura di codice alla risoluzione di problemi matematici, fino alla comprensione di informazioni generali, lo rende uno strumento versatile e potente.

Meta ha evidenziato che i risultati di Llama 3.1 sono comparabili a quelli di modelli chiusi di grandi dimensioni come GPT-4 di OpenAI e Claude 3.5 di Anthropic. La società ha condiviso alcuni benchmark che dimostrano le prestazioni competitive di questo nuovo modello. Mark Zuckerberg, fondatore di Meta, ha sottolineato nella lettera pubblicata sul blog aziendale l’importanza dell’open-source in questo settore, spiegando come Llama 3.1 possa segnare l’inizio di una nuova era per la tecnologia AI.

Llama 3.1 è disponibile gratuitamente, con la possibilità di essere utilizzato su diverse piattaforme cloud come AWS, Azure e Google Cloud. È già integrato in WhatsApp e Meta.ai, dove alimenta un chatbot per gli utenti negli Stati Uniti.

 

Un’intelligenza artificiale più democratica

Il rilascio di Llama 3.1 rappresenta un passo significativo nella corsa alla supremazia nel campo dell’intelligenza artificiale. Meta punta a rendere questa tecnologia più accessibile e democratica, favorendo l’innovazione attraverso l’approccio open-source. Sarà interessante osservare come OpenAI e gli altri concorrenti risponderanno a questa nuova sfida e quali sviluppi ci riserverà il futuro di questa dinamica competizione tecnologica.

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