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L’ IA e la geometria: un nuovo capitolo nella matematica?

Nel mondo della matematica, le sfide sono sempre state l’essenza della crescita e dell’innovazione. Di recente, questa disciplina ha visto un cambiamento importante grazie all’arrivo di AlphaGeometry. Un’intelligenza artificiale sviluppata da Google DeepMind. Questa innovativa IA ha raggiunto un traguardo notevole. Riuscendo a superate con successo la sezione di geometria dell’International Math Olympiad (IMO). Un prestigioso concorso che dal 1959 raduna i migliori studenti di matematica delle scuole superiori da oltre cento paesi. L’abilità di AlphaGeometry nel risolvere complessi problemi geometrici, è stata accolta con entusiasmo nella comunità scientifica. Il tutto senza ricorrere ad esempio umani. Dimostrando così la capacità dell’AI di operare in ambiti altamente complessi e specializzati. Anche se questa eccellenza nel campo geometrico non implica automaticamente che l’IA sia pronta a risolvere problemi di livello più avanzato. Come quelli della teoria dei numeri.

I limiti attuali dell’IA nella matematica avanzata

Malgrado il successo iniziale, gli esperti restano scettici riguardo alla capacità dell’ AI di affrontare problematiche matematiche più complesse. Marijin Heule,

professore presso la Carnegie Mellon University, esprime alcuni suoi dubbi. In particolare sul fatto che Alpha Geometry possa estendere le sue competenze oltre la geometria. Secondo Heule, l’IA attuale è limitata dalla sua incapacità di generare nuovi concetti matematici. Ma soprattutto di lavorare al di fuori dei confini delle conoscenze preesistenti. AlphaGeometry utilizza dati sintetici specificamente progettati per risolvere i problemi. Il che limita le sue applicazioni a scenari di studio molto precisi. Nonostante questo, la scelta della geometria da parte di DeepMind non è casuale. Essa rappresenta una sfida con un numero relativamente limitato di esempi formali che si adattano bene ai modelli computazionali. Anche se l’intelligenza artificiale può non essere pronta per risolvere enigmi matematici secolari, c’è un potenziale considerevole per future applicazioni in ambito accademico. Proprio come dimostrano le possibili future competizioni in ambito universitario.
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Pubblicato da
Ilenia Violante