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Meta AI ora parla italiano, ma non è disponibile in Europa

Non sono passate molte ore dall’annuncio di Llama 3.1 405B, il più grande modello IA open source di Meta, che già ci sono novità fresche riguardanti i progetti di Mark Zuckerberg e del suo team. Infatti, l’assistente Meta AI ha acquisito la capacità di parlare italiano.

 

Meta e il suo assistente AI ora multilingue

Un post pubblicato sul blog ufficiale di Meta a fine luglio 2024 ha rivelato che le funzioni di intelligenza artificiale dell’azienda, integrate in piattaforme come WhatsApp, Facebook, Messenger e Instagram, sono diventate multilingue. Oltre all’italiano, l’assistente Meta AI ora supporta anche il francese, il tedesco e lo spagnolo. Questa espansione linguistica segna un passo avanti significativo per Meta, che mira a rendere la sua tecnologia accessibile a un pubblico globale sempre più vasto.

Tuttavia, c’è una limitazione significativa da tenere in considerazione. Nello stesso annuncio, Meta ha chiarito che il suo assistente AI è attualmente disponibile in 22 Paesi, ma l’Italia e l’Unione Europea non sono tra questi. Di fatto, l’intelligenza artificiale può ora conversare in lingue relative a Paesi in cui, ironicamente, non è ancora disponibile. Questa discrepanza potrebbe sembrare assurda a molti, ma per chi è ben informato

, non è una sorpresa totale.

Recentemente, Meta ha dovuto rinunciare al lancio del suo modello AI multimodale nell’UE a causa delle stringenti normative europee. Le leggi sulla privacy e sulla gestione dei dati nell’Unione Europea sono tra le più rigorose al mondo, e questo ha posto delle sfide significative per Meta. Per il momento, quindi, l’assistente Meta AI rimarrà fuori dall’Italia e dall’Europa, nonostante le nuove capacità linguistiche.

Questa situazione evidenzia le difficoltà che le grandi aziende tecnologiche incontrano nell’adeguarsi alle diverse normative internazionali. Mentre Meta continua a sviluppare e migliorare le sue tecnologie IA, la questione della conformità legale rimane un ostacolo non indifferente. Gli utenti europei dovranno quindi attendere ulteriori sviluppi prima di poter sfruttare appieno le potenzialità dell’assistente Meta AI nelle loro lingue native.

 

Una questione di regolamenti europei

In sintesi, mentre l’annuncio della multilingua per Meta AI rappresenta un progresso importante, la mancata disponibilità in Europa solleva interrogativi su come le grandi aziende tecnologiche possano navigare il complesso panorama regolamentare globale. Il futuro dell’intelligenza artificiale in Europa resta incerto, ma l’aspettativa è che soluzioni compatibili possano emergere per soddisfare sia le normative locali che le esigenze degli utenti.

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Pubblicato da
Margherita Zichella