L’affermarsi di ChatGPT e altri chatbot basati sull’intelligenza artificiale ha alimentato tra gli utenti meno esperti non poca confusione circa la differenza tra motore di ricerca e modelli di AI in grado di elaborare testo e reagire nelle conversazioni umano-macchina. Le capacità del chatbot di OpenAI hanno erroneamente indotto gli utenti ad abbandonare le tipiche modalità di ricerca online per procedere con la richiesta di informazione ai modelli di intelligenza artificiale, i quali non sono però sempre in grado di offrire notizie affidabili.
In molte occasioni, infatti, è stata dimostrata l’incapacità di ChatGPT di fornire agli utenti fonti affidabili e non poche volte è capitato addirittura che il modello restituisse fonti inesistenti, che avrebbero dovuto dimostrare l’attendibilità delle sue affermazioni. A giustificare ciò è la natura stessa dei modelli di intelligenza artificiale.
ChatGPT è un modello di intelligenza artificiale generativa allenato tramite quantità enormi di dati estrapolati dal web, perlopiù “sporchi” nonostante il lavoro di etichettatura volto a evitare il più possibile il verificarsi di bias che, in una prima fase, si presentavano con una frequenza non indifferente. Inoltre, sarebbe opportuno comprendere pienamente il funzionamento del modello per prendere consapevolezza circa la natura delle risposte fornite agli utenti, che altro non sono se non il risultato di calcoli statistici.
Abbandonare i tipici motori di ricerca, come Google, preferendo chiedere informazioni a ChatGPT non è quindi una scelta consigliabile ma OpenAI potrebbe aver già pensato a una soluzione tramite la quale non perdere gli utenti acquisiti.
OpenAI annuncia l’arrivo di SearchGPT: il suo primo motore di ricerca
SearchGPT sarà il primo motore di ricerca di OpenAI. L’azienda si propone così di lanciare un duro colpo a Google e altri rivali ma sarà necessario attendere prima di poter sfruttare la novità. Al momento si tratta di un prototipo in fase di test, reso disponibile soltanto per circa 10000 utenti. In futuro, OpenAI rilascerà il suo motore di ricerca gratuito e senza annunci pubblicitari.
L’obiettivo sembra essere quello di offrire agli utenti uno strumento che possa permettere di conoscere la provenienza delle fonti e quindi permettere di effettuare ricerche ottenendo risultati estrapolati dal web in tempo reale. Inoltre, sarà possibile ottenere “risposte visive” ai quesiti.