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Auto elettriche, Italia-Cina: si cerca un accordo sulla mobilità elettrica

La questione che riguarda l’elettrificazione nel mondo delle auto sta entrando nel vivo. Ci sono molti termini che scadono entro il 2030 ed è per questo motivo che le aziende stanno accelerando. Ultimamente si è parlato tanto delle auto elettriche di produzione cinese: sono stati infatti imposti dei dazi per l’importazione nel territorio europeo. A tal proposito sembra che il ministro dell’industria e del Made in Italy stia cercando di arrivare ad un accordo con lo stesso ministero cinese.

Questo sarebbe di partnership industriale e riguarderebbe i settori delle tecnologie Green ma soprattutto della mobilità elettrica. Dopo una recente visita a Pechino, il ministro Adolfo Urso avrebbe deciso di intraprendere questo percorso, soprattutto perché ci sarebbero diverse imprese cinesi interessate ad investire in Italia.

Auto e mobilità elettrica: il ministro Urso valuta una partnership con la Cina

Tra Italia e Cina si sta imbastendo un ottimo discorso con risultati eccezionali. Per il momento il ministro italiano non è sceso in troppi dettagli affermando solo che l’accordo potrebbe essere vicino e finalizzato la prossima volta che la premier Giorgia Meloni

si recherà a Pechino.

L’Italia può essere un punto di riferimento attraente per l’industria automobilistica grazie al suo ecosistema altamente competitivo. Durante la mia visita in Cina, ero accompagnato dal presidente dell’Anfia, rappresentante delle aziende italiane nel settore dei componenti. Credo che l’Italia sia ben posizionata per competere con altri Paesi europei che cercano anch’essi collaborazioni industriali con aziende cinesi“.

L’obiettivo principale del ministero dell’Industria e del Made in Italy, come in realtà è risaputo, è quello di riuscire a rilanciare il settore automotive italiano che da tempo è in crisi. In questo momento la Cina è una delle principali nazioni per menti e produzione di auto elettriche ed è per questo che degli investimenti in congiunta potrebbero giovare ad entrambi i mercati.

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Pubblicato da
Felice Galluccio