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GTA 6: una finta beta su Facebook diffonde un malware

GTA 6, uno dei giochi più attesi è protagonista di alcune attività fraudolente. L’ultimo tentativo di truffa, scoperto dai ricercatori di Bitdefender, un’azienda di sicurezza informatica, ha coinvolto una pagina Facebook attiva tra il 16 e il 18 luglio. Quest’ultima promuoveva l’accesso gratuito alla versione beta di GTA VI per le prime 100 persone iscritte. La promozione avveniva tramite annunci sponsorizzati su Facebook.

I ricercatori hanno spiegato che quest’ultimi invitavano i giocatori a partecipare alla beta release di GTA VI e a scaricare la versione sul proprio dispositivo. Purtroppo, il pulsante di download associato agli annunci conduceva gli utenti a una pagina web dannosa.

Pericolo per una finta beta di GTA 6

Cliccando sul pulsante “scarica ora“, situato sopra un falso contatore di download, gli utenti scaricavano in realtà un file dannoso da Dropbox. Bitdefender ha affermato che le varie pubblicità reindirizzavano gli individui verso un dominio creato il 27 giugno. Quest’ultimo era stato utilizzato anche per un’altra truffa

legata alla criptovaluta Ethereum.

Bitdefender avverte che quest’ultimo potrebbe essere solo il primo episodio di una serie di truffe. Ciò soprattutto perché l’entusiasmo per GTA 6 continua a crescere. L’azienda esorta quindi a prestare la massima attenzione. Inoltre, è importante diffidare di qualsiasi file scaricabile tramite piattaforme come Dropbox, Discord, Trello, Google Drive e Microsoft OneDrive. È anche utile rimanere informati sulle potenziali truffe in circolazione per evitare di cadere vittima di tali raggiri.

L’enorme attesa per GTA 6 crea un terreno fertile per i truffatori. Quest’ultimi, infatti, sfruttano l’impazienza dei giocatori per diffondere malware. Il tutto al fine di condurre attività fraudolente. La promessa di accessi esclusivi e versioni beta è una tecnica comune per attirare le vittime. Dunque, è fondamentale adottare misure preventive. Tra cui, ad esempio, verificare l’autenticità delle fonti e evitare di cliccare su link sospetti. Prima di procedere è importante accertarsi se le comunicazioni siano arrivate dalle pagine ufficiali.

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Pubblicato da
Margareth Galletta