Il futuro dell’agricoltura sembra destinato a vedere la robotica sostituire la chimica nel contrasto alle piante infestanti. Dopo decenni di uso intensivo e spesso indiscriminato di diserbanti chimici come il glifosato, la robotica promette invece di riprendere il metodo tradizionale di estirpazione meccanica delle erbacce, proprio come facevano i nostri bisnonni anni fa nel pieno della sostenibilità.
La nascita di macchine agricole elettriche, alcune alimentate da energia solare tramite pannelli fotovoltaici integrati, potrebbe rendere effettivamente l’agricoltura più ecologica, come realmente dovrebbe essere. L’ingresso di tecnologia proteggerà gli agricoltori stessi da inalazioni nocive salvaguardando la loro salute e permetterà l’arrivo sulla nostra tavola di prodotti più sani. Due aziende stanno facendo sentire “la loro voce” in questo settore preciso emergente e sono Greenfield Robotics e Aigen Robotics. Le due società hanno raccolto rispettivamente 12 e 19 milioni di dollari di finanziamenti per sviluppare la loro tecnologia. Entrambe le aziende stanno testando le loro creazioni, riscuotendo interesse tra gli agricoltori curiosi di questa innovazione robotica.
Non mancano ovviamente le preoccupazioni come accade sempre del resto. I costi di questa rivoluzione tecnologica nella robotica potrebbero gravare sugli agricoltori
Il futuro dell’agricoltura potrebbe vedere una combinazione di robot, rotazione delle colture e agricoltura rigenerativa. Questa strategia integrata può affrontare meglio le sfide imposte dalla crescente domanda alimentare mondiale e dai ritmi dell’agricoltura intensiva. Abbandonare la chimica, in particolare il glifosato, rimane una priorità per il settore agricolo. La soluzione non risiede solo nella robotica, ma anche nel ritorno a metodi tradizionali e sostenibili, integrati con altre tecnologie moderne come i mezzi agricoli elettrificati e l’agrivoltaico.