L'uso e l'abuso dell'IA nei vari settori lavorativi ha causato, stavolta, lo sciopero degli artisti delle aziende di videogiochi.

Il sindacato SAG-AFTRA, che rappresenta numerosi artisti nel settore dei media e dello spettacolo, ha proclamato uno sciopero che inizierà alla mezzanotte del 26 luglio, mirato a contrastare l’uso indiscriminato dell’intelligenza artificiale (AI) nei videogiochi. Questa mobilitazione coinvolge attori e doppiatori impegnati nelle produzioni videoludiche e segue oltre 18 mesi di negoziazioni con studi di sviluppo, tra cui Activision, Warner Bros. e Walt Disney Co.

 

Il conflitto tra gli artisti e le aziende

Il conflitto tra SAG-AFTRA e i produttori si è incentrato sulla mancanza di regolamentazione riguardo all’uso dell’AI generativa, che i sindacati ritengono non garantisca adeguate protezioni agli artisti del settore. Fran Drescher, presidente di SAG-AFTRA, ha dichiarato: “Non possiamo accettare contratti che permettano alle compagnie di abusare dell’intelligenza artificiale a discapito dei nostri membri. È troppo! Quando le compagnie saranno pronte a discutere seriamente accordi che garantiscano un giusto vivere e lavorare ai nostri membri, saremo disponibili a negoziare.”

I produttori di videogiochi hanno espresso disappunto per la rottura delle trattative, sottolineando che molte proposte erano state già accettate. Audrey Cooling, portavoce dei produttori, ha commentato: “Siamo delusi che il sindacato abbia deciso di interrompere le negoziazioni quando eravamo così vicini a un accordo. Abbiamo trovato un punto d’intesa su 24 delle 25 proposte, comprese le questioni relative agli aumenti salariali e alle misure di sicurezza. La nostra offerta include significative protezioni per quanto riguarda l’uso dell’AI, come richieste di consenso e compenso equo per gli artisti.”

 

Lo sciopero e i licenziamenti

Lo sciopero coinvolge dieci compagnie, tra cui Activision Productions Inc., Disney Character Voices Inc., Electronic Arts Productions Inc. e Epic Games, Inc. Il tema dell’uso dell’AI nello sviluppo videoludico ha recentemente attirato l’attenzione, con notizie di Activision Blizzard che ha utilizzato l’AI per creare skin a pagamento per Modern Warfare 3, proprio prima di un’ondata di licenziamenti nell’industria del gaming.

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