Il 2024 non ha portato grandi soddisfazioni per Alfa Romeo in Europa, con numeri negativi che hanno lasciato l’amaro in bocca a chi segue l’azienda. Il Biscione deve sperare nell’Alfa Romeo Junior riesca in qualche modo a attrarre abbastanza clientela da risollevare le vendite. L’unica magra consolazione è data dalla Stelvio, che registra un leggero incremento con 6.515 immatricolazioni fino ad oggi, rispetto allo stesso periodo dello scoro anno, ma i numeri sono comunque molto bassi. Non è abbastanza. Calo invece a giugno, dove ha venduto ancor meno del 2023.
Le perdite più significative riguardano però un altro modello su cui la società puntava molto e cioè l’Alfa Romeo Tonale, con dati fortemente negativi ed interesse nei compratori che scende a dismisura come dimostrano le vendite di questi mesi. Stesso destino per l’Alfa Romeo Giulia che, sebbene sia stata per tanto tempo una delle vetture più significative del brand, porta a casa risultati in negativo.
L’Alfa Romeo Junior riuscirà a risollevare le vendite?
Alfa Romeo ripone grandi speranze nella Junior per rilanciare le vendite. Questo B-SUV, disponibile in versioni ibride ed elettriche ed ha ricevuto già recensioni positive, anche all’estero, e punta a conquistare una fetta di mercato bella ampia. I prezzi, però, che partono da 28.900 euro per l’ibrida con motore da 136 cavalli, sono superiori alla media della concorrenza che presenta vetture con simili prestazioni come la Toyota Yaris Cross e la Jeep Avenger.
Il CEO stesso dell’Alfa Romeo, Jean Philippe Imparato, si aspetta che la nuova Junior porti all’azienda dalle 50.000 alle 70.000 immatricolazioni della Junior, un obiettivo piuttosto ambizioso considerando le attuali performance negative della gamma. Il CEO però resta positivo e se la Junior non dovesse raggiungere questi numeri, l’azienda potrebbe dover rivedere i propri piani fra circa due anni. Si spera solo che non vi sia un altro fallimento. Sebbene la Stelvio e la Giulia siano confermate e probabilmente non saranno solo elettriche, il futuro del marchio resta incerto, come sempre quando si tratta di vendite e di un mercato così fluttuante. Il destino dell’azienda inizia ora e le aspettative sono tutte riposte nella piccola Junior.