Dopo un lungo periodo lastricato di problemi sembra che finalmente Intel si riuscite a trovare la giusta quadra per risolvere i problemi di crash legati al CPU Raptor Lake e Raptor Lake Refresh corrispondenti relativamente alla 13ª e alla 14ª generazione di professori prodotti dal team Blue, tali problemi riguardavano l’esecuzione di videogiochi in Unreal Engine 5, i quali portavano ad un crash irreversibile del sistema, una situazione che a quanto pare ha lasciato un segno più profondo nella reputazione di Intel di quanto quest’ultima immaginasse.
Dati impietosi
A confermare il tutto è un report prodotto dal giornale francese Les Nuneriques che ha analizzato i dati di vendita dei più grandi rivenditori di elettronica compresa. Intel, il giornale ha scoperto che il tasso di reso dei processori Intel di 13ª generazione è incredibilmente più alto rispetto a quello delle generazioni precedenti o delle corrispondenti controparti AMD, nel dettaglio sembrerebbe che il tasso di reso sia aumentato addirittura di quattro volte per quanto riguarda le CPU Raptor Lake.
Stesso discorso vale anche per Raptor Laker Refresh che non se la passa bene a sua volta, il tasso di reso è pari a tre volte quello di Alder Lake, ciò suggerisce che i problemi mostrati negli ultimi mesi riguardo i crash improvvisi sono solo la punta dell’iceberg di una serie di malfunzionamenti che hanno portato gli utenti a restituire i processori alla nota azienda, parlando di punti percentuale nel 2020 il tasso di reso per intere si aggirava attorno all’1,75%, a quanto pare tale valore sia alzato tra il 4% e il 7% per Raptor Lake tra il 3% e il 5,25% per Raptor Lake Refresh, il tutto tra l’altro si basa su dati raccolti dai canali retail, di conseguenza non tiene conto dei resi effettuati direttamente a Intel tramite il suo servizio clienti, tutto ciò lascia tranquillamente intendere come probabilmente i valori presenti siano più bassi rispetto a quelli reali.