La condivisione fatta da Musk di un video manipolato di Kamala Harris, senza avvertire della sua creazione in AI, ha scatenato critiche severe. Venerdì sera, Elon Musk ha fatto parlare di sé ancora una volta, condividendo su X (precedentemente noto come Twitter) una versione alterata di un video della campagna di Kamala Harris. Il video utilizza una voce deepfake per far dire alla vicepresidente frasi come “Sono stata scelta perché sono l’assunzione per eccellenza in nome della diversità”.

 

Il video manipolato condiviso da Musk

Il problema principale è che il post non avverte gli utenti che il video è manipolato e contiene affermazioni che Harris non ha mai pronunciato, causando preoccupazioni in un momento così delicato della campagna elettorale. Questa mossa ha suscitato notevoli malumori, soprattutto in considerazione delle politiche di X, che vietano la condivisione di media manipolati o fuori contesto che possano ingannare o confondere gli utenti e causare danni.

Il post di Musk, pubblicato nel fine settimana, ha raggiunto oltre 119 milioni di visualizzazioni entro domenica pomeriggio. Dopo essere stato rimosso, è stato ripubblicato lunedì mattina. Musk difende la legittimità del video, descrivendolo come parodia, ma non lo ha etichettato come fuorviante, una pratica che X talvolta adotta per contenuti ritenuti tali. Nel nuovo post, Musk afferma che si tratta di una parodia, ma manca ancora un’etichettatura specifica.

Originariamente pubblicato dall’utente @MrReaganUSA, il video è essenzialmente una parodia, in cui la voce afferma frasi come: “Ho avuto quattro anni sotto la tutela del burattino supremo del deep state, un meraviglioso mentore, Joe Biden”. Musk ha commentato il video con “Questo è fantastico” e un’emoji della risata, senza avvisare che il contenuto era manipolato.

Le politiche di X consentono, in alcuni casi, che contenuti alterati rimangano sulla piattaforma senza essere etichettati come fuorvianti, inclusi meme e satira, a condizione che non causino confusione significativa sull’autenticità dei media. Tuttavia, il potenziale uso dei deepfake per influenzare le opinioni degli elettori è una preoccupazione crescente, soprattutto in vista delle elezioni.

 

Satira o cattiva informazione?

L’episodio solleva interrogativi sull’uso appropriato delle tecnologie di manipolazione video e il loro impatto sulle campagne elettorali. La decisione di Musk di condividere un video manipolato in un momento così critico è vista da alcuni come irresponsabile, mentre altri la difendono come un legittimo atto di satira politica. E voi che ne pensate?

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