Il primo aspetto critico di Apple Intelligence riguarda la sua disponibilità solo in inglese americano. Ciò limita l’accesso e l’usabilità per gli utenti che parlano altre lingue. Ma c’è di più.
Apple Intelligence è ancora incompleto
L’app Mail manca delle opzioni di ordinamento dei messaggi in arrivo. Ciò significa che gli utenti non possono beneficiare di un’organizzazione automatica delle loro e-mail. Anche nell’app Foto, sebbene la funzione Memory Maker sia attiva, manca ancora lo strumento della gomma magica. Quest’ultimo dovrebbe permettere di rimuovere elementi indesiderati dalle immagini.
Molte delle nuovi funzioni non disponibili sono legate a Image Playground. Tale strumento è fondamentale per la creazione e modifica di immagini. La sua assenza influisce anche su altre funzionalità correlate come Genmoji
.Un’altra funzione non ancora disponibile è Image Wand. Quest’ultima consente di inserire immagini nelle Note in base al contesto. Anche tale funzione è strettamente legata all’Image Playground. Anche la funzionalità Priority Notifications risulta ancora inattiva. Qest’ultima utilizza l’intelligenza artificiale per selezionare le notifiche più rilevanti. In tal modo gli utenti potranno visualizzarle in cima alla lista.
Infine, anche per Siri molte delle funzionalità basate sull’intelligenza artificiale sono ancora assenti. Nello specifico, si tratta delle risposte contestuali e la capacità di eseguire più azioni tra diverse applicazioni. Inoltre, non è ancora presente l’integrazione con ChatGPT. Dettaglio che limita ulteriormente le capacità di Siri.
Sembra dunque che Apple Intelligence, nonostante le promesse fatte da Cupertino, sia ancora incompleto. Bisogna attendere ulteriori sviluppi da parte dell’azienda della mela per comprendere se riuscirà ad integrare le opzioni mancanti. Tutto ciò prima dell’arrivo del lancio ufficiale della piattaforma AI.