Il periodo attuale non è dei migliori per la conosciutissima catena Euronics. Il momento è così nero che nei piani si prevedono non soltanto tantissimi licenziamenti, ma addirittura la chiusura di molti punti vendita dello store. Diverse fonti hanno infatti confermato questa situazione molto critica che non va a coinvolgere soltanto Euronics in sé, ma anche tutte le aziende del marchio (Nova, Kus e Binova).
A inizio mese, Nova ha avviato una procedura di licenziamento per centinaia di lavoratori in Lombardia e Lazio. In Lombardia, pare siano più di 200 i dipendenti purtroppo coinvolti nell’azione, mentre nel Lazio i posti a rischio sarebbero oltre 600, descrivendo una situazione peggiore. Numerosi negozi hanno abbassato le saracinesche anche in molte altre città e le preoccupazioni tra i dipendenti del gruppo Euronics continuano a crescere a dismisura. Le reazioni delle persone coinvolte hanno portato a molti scioperi, indetti proprio dai sindacati.
Licenziamenti presunti tramite WhatsApp e reazioni Euronics
In un comunicato della CISL di fine giugno, si è parlato di uno scandalo che ha fatto il giro d’Italia. Si vociferava che Nova avesse licenziato i propri dipendenti inviando un semplice messaggio WhatsApp. La società ha prontamente smentito l’accaduto, confermando però la veridicità degli esuberi e definendo l’accaduto come una scelta molto dolorosa da effettuare, ma necessaria. Euronics Italia ha però precisato in una nota ufficiale che questi licenziamenti non sono legati a Euronics Italia Spa, ma sono riconducibili a Nova Spa, Kus Srl e Binova Srl, aziende come detto marchio Euronics, ma al contempo gestori indipendenti dei punti vendita coinvolti.
Le aziende che in Italia utilizzano il marchio Euronics tramite un contratto di franchising operano in totale autonomia. La situazione ha generato un clima di incertezza e preoccupazione tra i lavoratori e i clienti dei negozi coinvolti. Le iniziative sindacali e le risposte delle aziende coinvolte saranno importantissime ed andranno a determinare l’evoluzione di questa situazione tanto complessa. La speranza è che le misure adottate possano comunque garantire una certa stabilità per alcuni dei lavoratori e dei punti vendita Euronics.