Secondo un report della testata coreana The Elec, il nuovo dispositivo dovrebbe avere uno spessore di 11,5 mm. Quindi solo il 5% più sottile rispetto al Galaxy Z Fold 6, che misura 12,1mm. La riduzione dello spessore sarebbe stata ottenuta rimuovendo la compatibilità con la S Pen. Una caratteristica che potrebbe non essere gradita a tutti gli utenti. Dunque, anche se è presente il suffisso “Slim“, la differenza di spessore tra le due versioni potrebbe essere minima.
È importante sottolineare che l’uso di suddetta denominazione potrebbe preparare il terreno per future generazioni dove le differenze di spessore saranno più significative. Dettaglio che potrebbe offrire un’attrattiva di marketing non indifferente. Di recente, Samsung ha dominato quasi incontrastato il mercato dei pieghevoli. La concorrenza sta però recuperando terreno.
Prodotti come l’Honor Magic V2 e soprattutto il nuovo MagicV3, con uno spessore di soli 9,2 mm, dimostrano che è possibile realizzare pieghevoli a libretto molto più sottili. La differenza si palesa anche rispetto ai modelli attuali di Samsung. In tale contesto, l’idea di un Galaxy Z Fold 6 Slim appare sensata. Potrebbe rappresentare un esperimento per introdurre nuovi form factor mantenendo al contempo la solida proposta della linea Fold principale. Anche se suddetta prima generazione di Z Fold Slim potrebbe non segnare una grande differenza rispetto al modello tradizionale, potrebbe essere il primo passo verso una serie di dispositivi sempre più sottili e leggeri.