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Leapmotor C10 e T03: i due modelli arrivano in Europa

Una nota startup cinese sta per portare in Europa due dei suoi nuovi modelli. Si tratta delle C10 e T03 partite da Shanghai e in arrivo nel mercato europeo tra circa un mese. A supportare la commercializzazione c’è Stellantis. L’azienda controlla il 51% delle quote Leapmotor. L’Italia sarà compresa nella diffusione delle vetture. In tutta Europa arriveranno 200 punti vendita, ma l’azienda punta ai 500 per la fine del 2026. Vediamo nel dettaglio le due vetture che stanno per arrivare sul mercato europeo.

Nuove vetture Leapmotor in arrivo in Europa

La C10 è un SUV disponibile con powertrain elettrico o ibrido plug-in. La vettura sarà lunga 4,73 metri, avrà linee morbide ed essenziali. Mentre gli interni saranno altamente tecnologici. La variante powertrain avrà un motore elettrico posteriore da 231 CV e 320 Nm di coppia. Inoltre, sarà alimentato da un pacco batterie da 69,9 kWh per 530km di autonomia. La seconda è una plug-in EREV. Si tratta dunque di una vettura elettrica ad autonomia estesa.  Il motore termico è un 1.5benzina da 95CV. Quest’ultimo ha un solo compito, quello di ricaricare la batteria

LFP da 28,4 kWh. Il processo alimenta il motore elettrico posteriore da 231 CV. In tal modo viene fornita un’autonomia totale di 1.190 km.

La Leapmotor T03, citycar lunga 3,62 metri, sarà disponibile solo nella versione elettrica. La vettura presenta un design molto semplice e curato. Anche in tal caso gli interni sono tecnologici. È presente un monitor da 8”.

Per i prezzi di lancio non ci sono ancora notizie certe. È possibile avere una panoramica generale facendo riferimento ai costi presenti in Cina. Qui il prezzo della Leapmotor C10 è pari a 19.400 euro. Per valutare quale sarà il prezzo in Europa bisogna considerare anche il costo per il trasporto e quello dei dazi imposti per le auto elettriche cinesi. Anche per la Leapmotor T03 non è noto il prezzo della vettura. Al momento, l’auto viene venduta in Francia a 25.000euro. Anche in tal caso bisogna considerare l’aggiunta dei dazi. Qui pari al 20,8%.

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Pubblicato da
Margareth Galletta