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Nuova fonte energetica in arrivo grazie alle onde del mare

Nei dintorni delle coste delle Hawaii è arrivato un nuovo dispositivo. Quest’ultimo promette di apportare un notevole cambiamento. Si tratta di un impianto per la conversione dell’energia prodotta dalle onde del mare. La tecnologia utilizzata è particolarmente promettente offrendo una nuova opzione energetica.

Il progetto vale all’incirca 12milioni di dollari. È nato da un finanziamento del Dipartimento dell’Energia degli Stati Uniti. Insieme all’Autorità per l’Energia Sostenibile dell’Irlanda. Si tratta di una boa, denominata OE-35. Pesa 826 tonnellate e misura 38 metri di lunghezza e 18 per la larghezza.

Una nuova fonte energetica proviene dal mare

Il colosso è stato installato dalla Wave Energy Test Site della Marina degli Stati Uniti, nei pressi dell’isola di Oahu. Al momento attende di essere collegato alla rete elettrica hawaiana.

L’OE-35 nasce dopo oltre 15 anni di progettazione. Inoltre, sono stati effettuati diversi test per il suo sviluppo. L’intero impianto promette di generare fino a 1,25 MW di potenza energetica. Si tratta di un dispositivo unico che utilizza una turbina Wells

. Quest’ultima ruota continuamente nella stessa direzione, indipendentemente da quella del flusso d’aria che viene generato dalle onde.

Al momento, la potenza energetica generata dal dispositivo risulta ancora limitata. Ciò, nello specifico, rispetto alla domanda energetica delle Hawaii. Eppure, potrebbe essere un primo passo verso una nuova tecnologia in grado di utilizzare le onde del mare per generare energia. Il cambiamento climatico richiede costantemente nuove fonti energetiche e quanto sta accadendo con l’OE-35 potrebbe rappresentare un punto di inizio. Tale prospettiva è ciò che sperano gli esperti del settore.

Per il momento il dispositivo è al centro di nuovi test per la messa in servizio. Ma il suo essere promettente fa ben sperare che presto suddetta fonte energetica potrà essere sfruttata. Non resta che aspettare per scoprire se tale scenario sia effettivamente realizzabile. Inoltre, in caso di riuscita, sarà interessante scoprire come la tecnologia potrebbe espandersi oltre le isole hawaiane.

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Pubblicato da
Margareth Galletta