In una recente dichiarazione, Stellantis ha dissipato le preoccupazioni riguardo al futuro di Maserati. La società ha infatti confermato che non ci sono piani per vendere il marchio. Né per aggregarlo a gruppi di lusso concorrenti. L’annuncio è arrivato in risposta alle voci di mercato e alle preoccupazioni sollevate dal segretario generale della Uilm, Rocco Palombella. Il quale aveva indirizzato una lettera al presidente di Stellantis e Ferrari, John Elkann. La società ha chiarito che il noto brand automobilistico resterà un marchio di primaria importanza all’interno del suo ampio portafoglio di 14 firme. Sottolineando l’impegno a lungo termine per il suo continuo sviluppo e successo. L’azienda ha assicurato che il simbolo del Tridente non sarà ceduto né integrato con altri gruppi italiani, contrariamente a quanto circolato nei giorni scorsi.
Maserati si trova attualmente in una fase cruciale di trasformazione, orientata verso l’elettrificazione. Il programma “Folgore Bev” rappresenta il cuore di questa transizione. Con l’introduzione di modelli elettrici che mirano a posizionare il brand all’avanguardia nel settore delle auto di lusso sostenibili. Il programma prevede l’integrazione di versioni ICE
per il Granturismo e varianti ibride per la Grecale. Seguiti dalla preparazione dei successori per i modelli Quattroporte e Levante. Stellantis ha ribadito che le dichiarazioni fatte in merito al futuro di Maserati non riflettono la strategia delineata nel piano “Dare Forward 2030″. La quale prevede un rafforzamento della società attraverso innovazioni tecnologiche e un’espansione globale.Il piano strategico “Dare-Forward2030” è progettato per garantire alla casa automobilistica una posizione di leadership nel settore del lusso. Puntando su prestazioni superiori e un’accurata personalizzazione per un pubblico altamente selezionato. La strategia prevede anche una serie di iniziative per ampliare la presenza di Maserati sui mercati internazionali e per consolidare la sua immagine di esclusività e alta qualità. Stellantis ha anche sottolineato l’importanza di ogni singolo brand nel suo portafoglio. Insieme ad un orizzonte di dieci anni per raggiungere una redditività sostenibile, pur riconoscendo che la volatilità del mercato può comportare fluttuazioni temporanee nei risultati.