Threads

Threads, l’ultima creazione di Meta nel mondo dei social media, ha da poco raggiunto il traguardo di 200 milioni di utenti. Questo risultato è stato ufficialmente annunciato da Adam Mosseri, dirigente dell’azienda. Esattamente subito dopo che Mark Zuckerberg aveva anticipato il raggiungimento di tale cifra durante l’ultima conferenza sugli utili dell’ azienda. Lanciata come alternativa a X (ex Twitter), Threads ha conosciuto una fase iniziale di rapida crescita, che è stata seguita da un periodo di stagnazione. Negli ultimi mesi però, l’app ha mostrato segnali di ripresa, dimostrando una capacità di attrarre e mantenere iscritti nonostante le sfide del mercato. Questo successo è in parte dovuto alle controversie che hanno coinvolto X. Le quali sembrano aver creato uno spazio favorevole per Threads che è riuscito a guadagnare terreno.

Le sfide di Threads: miglioramenti tecnologici e sostenibilità a lungo termine

Il raggiungimento di 200 milioni di utenti rappresenta un clamoroso successo per Meta.
Anche se il percorso per consolidare e monetizzare questa base di iscritti è ancora tutt’altro che semplice. Attualmente, Threads non dispone di un modello di business definito né di pubblicità. Di conseguenza la società dovrà affrontare la sfida di trasformare il suo attuale pubblico in una fonte di guadagno. Zuckerberg ha espresso ottimismo riguardo al potenziale futuro della piattaforma. Egli ha infatti ipotizzato che l’app potrebbe, un giorno, raggiungere persino un miliardo di utenti. Ad ogni modo, questo obiettivo ambizioso richiederà non pochi miglioramenti e tantissime innovazioni accattivanti.

Nonostante i numeri impressionanti, Threads deve quindi affrontare ancora diverse sfide tecniche e strategiche. Uno dei principali problemi è rappresentato dalla lentezza del suo algoritmo di notizie in tempo reale. Gli utenti hanno infatti segnalato che il feed “Per te” di non è ancora sufficientemente veloce nel mostrare le ultime novità. Un aspetto piuttosto critico per una piattaforma che ambisce a essere un’alternativa efficace ai social media esistenti. Adam Mosseri ha riconosciuto questo problema e ha garantito che il team di sviluppo sta lavorando per ottimizzare le performance dell’algoritmo.

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