A tal proposito, uBO non presenta una versione compatibile con ManifestV3. Dunque, Google ha suggerito di trovare delle alternative per usufruire ancora delle estensioni.
Per riuscire a contrastare tale situazione Hill ha sviluppato una nuova versione “ridotta”. Si tratta di uBO Lite che ha lo scopo di convertire le liste di filtri utilizzate da uBO, ma con un formato diverso. Quest’ultimo deve, infatti, essere conforme a Manifest v3. Oltre uBO Lite, Google consiglia altre alternative come Ghostery, Stands AdBlocker e Adblock Plus.
L’avviso non riguarda solo gli utenti di uBlock Origin. Anche coloro che utilizzano altre estensioni MV2 riceveranno la notifica in questione dopo aver aggiornato Chrome con la versione 127. L’obiettivo di Google è quello di completare la transizione allo standard MV3 entro il 2025.
È importante sottolineare che le imprese che usano la policy ExtensionManifestV2Availability saranno esentate dai cambiamenti fino al mese di giugno 2025. Solo a quel punto avrà inizio il rollout aziendale relativa alla deprecazione di Chrome MV2.
L’annuncio relativo alle nuove estensioni Manifest V3 è arrivato da Google nel 2020, con il rilascio di Chrome 88. Lo scenario ha dato origine ad una serie di sfide tecniche indirizzate agli sviluppatori di estensioni. Nello specifico, si intende coloro che richiedono un controllo superiore sulle funzioni del browser web. Tali sfide hanno costretto gli sviluppatori a creare delle estensioni nuove con capacità limitate. Proprio come è successo con uBlock Origin Lite.