Il nuovo codice della strada introduce importanti cambiamenti per il settore della micromobilità, tra cui l’obbligo di casco per tutti, assicurazioni, targhe per monopattini, velocità ridotta e frecce direzionali. Queste nuove regole potrebbero rendere, in parole povere, illegali i monopattini attualmente in circolazione e creare problemi alle diverse società di sharing.
Per migliorare la situazione della micromobilità a Milano, il nuovo bando prevede l’individuazione di 100 aree specifiche dove lasciare monopattini e biciclette, mantenendo il sistema free-floating ma con luoghi designati. Questa misura previene l’inciviltà e a garantire che i guidatori abbandonino i monopattini in luoghi inappropriati. Sono stati installati poi rilevatori per l’angolo cieco dei mezzi pesanti per aumentare la sicurezza, mentre nuove piste ciclabili con segnaletica verticale e orizzontale stanno migliorando la rete ciclabile cittadina.
L’Assessora alla Mobilità di Milano, Arianna Censi, ha espresso tuttavia una certa preoccupazione riguardo all’efficacia di queste nuove regole. Secondo quanto dichiarato dalla stessa, la sicurezza dei mezzi di trasporto sostenibili migliora più con una buona organizzazione
Dovrebbe essere invece importante una valutazione delle cause degli incidenti e della loro relazione con l’uso di monopattini e biciclette. La sicurezza per tutti coloro che usano questi mezzi ed anche per i pedoni deve essere garantita, ma il codice così come costruito non affronta adeguatamente tali problematiche. Evita anzi le sfide legate a piste ciclabili, zone a 30 km/h e agli spazi scolastici. Milano sta però anche investendo nell’educazione stradale nelle scuole, insegnando ai giovani il rispetto del codice della strada e l’importanza di spazi dedicati per pedoni, biciclette e monopattini. L’applicazione del nuovo codice della strada, così com’è, potrebbe dunque ostacolare l’adozione della micromobilità a causa delle regole troppo restrittive. Ogni città dovrebbe avere la possibilità di adattare le regole alle proprie specificità, anziché seguire un’unica regola.