Chi non ha mai conservato il proprio vecchio smartphone anche dopo averne acquistato uno nuovo? Che sia per affetto, perché potrebbe tornare utile come riserva, o semplicemente perché ci dispiace separarcene, molti di noi hanno un vecchio dispositivo che giace nel cassetto. Tuttavia, può succedere che, quando lo si ritrova, si presenti con la batteria gonfia. Ma perché accade questo e come possiamo evitarlo?
Il problema del rigonfiamento della batteria
Il portale iFixit chiarisce il fenomeno. La maggior parte degli smartphone moderni utilizza batterie ai polimeri di litio (Li-Po), che sono formate da un rotolo di metalli sottili e plastiche rivestiti con sostanze chimiche complesse. Questo rotolo viene inserito in una busta di alluminio con un elettrolita gelatinoso, sigillato sottovuoto per formare una batteria. L’elettrolita è essenziale perché consente il flusso di ioni di litio, che è fondamentale per l’energia della batteria.
In pratica, il gel all’interno della busta può rompersi e decomporsi in gas, come monossido o biossido di carbonio. Questo gas rimane intrappolato all’interno della busta ermetica, facendola gonfiare man mano che la pressione aumenta. La busta, dunque, funge da meccanismo di sicurezza per evitare che il gas fuoriesca.
Quando carichiamo e scarichiamo una batteria, una piccola quantità di elettrolita si trasforma in gas, il che è normale. Tuttavia, se una quantità significativa di elettrolita si decompone in gas, la batteria può danneggiarsi irreversibilmente. Alcuni fattori possono accelerare questo processo: temperature eccessive, sovraccarico, danni fisici alla batteria e scariche complete prolungate.
Come risolvere e far durare lo smartphone
Particolarmente problematico è quando la batteria scende sotto lo 0% per lunghi periodi. Anche se il sistema di gestione della batteria lascia una piccola carica residua per proteggere il dispositivo, una scarica completa prolungata può causare gonfiore.
Per mantenere in buone condizioni il tuo vecchio smartphone, è consigliabile controllare e ricaricare periodicamente la batteria. Se il dispositivo ha una batteria rimovibile, carica la batteria fino all’80%, rimuovila, copri i contatti con nastro adesivo e conservala in un luogo fresco e asciutto. Controlla ogni sei mesi e ricarica come necessario.
Se la batteria non è rimovibile, carica il dispositivo fino all’80%, disattiva le funzioni che consumano energia anche quando il dispositivo è spento, e poi spegnilo e conservalo in un luogo fresco e asciutto. Effettua controlli ogni quattro mesi e segui le stesse procedure di ricarica.