Knecht vede l’AI come un elemento importante che presto però verrà “standardizzato”. Ciò porterà ad un’integrazione diretta. Tale trasformazione è già in corso. Ciò è evidente dalla presenza dell’intelligenza artificiale nei sistemi cloud. Qui l’AI agisce anche quando gli utenti non sono consapevoli di “chi” sia il loro interlocutore. Il tutto per rendere i sistemi più reattivi e pronti a rispondere alle esigenze e alle domande presentata.
Matthew Prince, CEO di Cloudflare, ha evidenziato che l’edge computing sarà un settore sempre più centrale per l’intelligenza artificiale. Quest’ultima, infatti, permetterà di combinare insieme la potenza di calcolo della rete globale insieme a quella locale. Dunque, è evidente che Cloudflare sia proiettata verso tale sistema.
L’integrazione dell’intelligenza artificiale presenterà diversi vantaggi, ma anche alcune sfide. Infatti, le aziende che adotteranno tali sistemi potranno offrire processi più efficaci. Inoltre, sarà presente anche una superiore capacità di personalizzazione per gli utenti. Non ci sono però solo vantaggi. Le aziende, infatti, dovranno lavorare per gestire un tipo di infrastruttura che risulterà essere più complessa.
Inoltre, dovranno intervenire per garantire la sicurezza dei dati. Dettaglio quest’ultimo fondamentale considerando le nuove norme sulla privacy che diventano sempre più stringenti con l’avanzare dell’AI. La dichiarazione di Knetch evidenzia uno scenario in veloce cambiamento che potrebbe portare a modifiche significative anche all’interno delle aziende stesse.