L’intelligenza artificiale ormai si è espansa. Andando a condurre e gestire varie diramazioni e a volte interi settori dove c’è il coinvolgimento di una piccola percentuale di tecnologia. Ad esempio una di queste molto famosa è ChatGPT creata da OpenAI.
La famosa società ha creato e sviluppato un sistema per poter inserire i watermark per un interesse commerciale ed etico.
OpenAI, commercializzazione?
Come già annunciato recentemente la grande azienda e leader nel settore interessato all’intelligenza artificiale si è trovata davanti ad un dubbio di tipo commerciale ed etico che necessita di una soluzione.
Infatti secondo quanto riportano alcune fonti, la stessa società ha avuto la possibilità di sviluppare un intero sistema di watermarking per i vari testi che vengono generati da ChatGPT. L’unico ostacolo che si oppone tra OpenAI e l’implementazione dello stesso è la paura di perdere molti utenti.
Questo nuovo sistema sviluppato dalla azienda stessa, sarebbe pronto circa già da un anno intero. Il quale ritroverebbe le sue funzionalità nell’inserire una filigrana digitale nei testi che sono prodotti dall’AI.
Il nuovo watermarking prodotto da OpenAI funzionerebbe modificando semplicemente il modo in cui il modello prevede le parole tra le successive in una frase. Facendo in modo di creare un pattern rilevabile.
Per quanto riguarda invece la statistica è stato proprio un sondaggio di OpenAI a rilevare che la maggioranza delle persone vorrebbe uno strumento che rilevi un contenuto generato direttamente dall’AI. Però dall’altra parte quasi il 30% degli intervistati ha dichiarato che in una futura ipotetica implementazione di questo watermark, gli stessi utilizzerebbero di meno ChatGPT.
Mentre si potrebbe avere un alternativa, visto che è stata proprio OpenAI a voler approfondire l’idea di incorporare metadati nei vari testi generati. Questa è una delle soluzioni più accettabili visto che potrebbe offrire maggiore precisione senza dare dei positivi falsi grazie all’utilizzo di firme criptografiche.