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Apple ha da poco fatto un importante passo avanti nel perfezionamento della sua intelligenza artificiale. Cosa che è stata confermata con l’annuncio delle nuove strategie per migliorare la funzionalità di Smart Reply. Tutte trapelate nella versione beta di macOS 15.1. Questa funzione è stata progettata per semplificare la gestione delle email. Essa utilizza l’IA per offrire risposte rapide e pertinenti alle domande contenute nei messaggi. La scoperta dei cosiddetti “prompt segreti” nel file JSON della beta offre un’importante visione su come Apple sta affrontando le sfide comuni legate all’AI. Essi sono stati sviluppati per assicurare che le risposte fornite siano solo rapide. Oltre che accurate e prive di errori, evitando così le problematiche conosciute come le “allucinazioni” dell’IA. Le quali sembrano verificarsi quando il sistema inventa o distorce informazioni.

Le direttive di Apple per una maggiore precisione dell’intelligenza artificiale

Il sistema SmartReply di Apple, come descritto nelle istruzioni trapelate, ha l’obiettivo di identificare le domande contenute nelle email. Ma soprattutto di generare risposte appropriate in modo veloce ed efficiente. Ad ognuno, Apple per per garantire l’affidabilità del sistema, ha riconosciuto come fondamentale prevenire la creazione di contenuti non corretti. Una delle principali direttive emerse è quella di “non inventare informazioni fattuali”. In quanto uno dei problemi più comuni nell’intelligenza artificiale riguarda la generazione di risposte imprecise o errate. Queste misure dunque rivelano un impegno da parte dell’azienda nel migliorare la funzionalità della sua IA. Ma anche nel garantire che le risposte siano basate su dati concreti e verificabili.

Nel dettaglio, le nuove istruzioni incluse nel sistema mirano a perfezionare diversi aspetti della funzionalità Smart Reply. Le linee guida indicano che l’IA deve identificare con precisione le domande rilevanti presenti nelle email. Per poi generare risposte appropriate per ciascuna di esse, evitando di ripetere informazioni già fornite. Per assicurare una comunicazione chiara e concisa, è stato stabilito che le domande generate non devono superare le otto parole. In più tutte le risposte devono essere fornite in formato JSON, garantendo così un output uniforme e facilmente gestibile.

Apple sta quindi dimostrando un forte impegno nel perfezionare la sua intelligenza artificiale per offrire un’esperienza utente più affidabile e priva di errori. Queste strategie sono indicative di un tentativo di superare le sfide attuali nella tecnologia intelligente.

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