Negli Stati Uniti, il Dipartimento del Commercio sta valutando una proposta molto interessante. Ovvero quella che vieta l’uso di software cinese nelle auto a guida semi-autonoma. Tale decisione, potrebbe essere annunciata ufficialmente nelle prossime settimane. In quanto mira a bloccare l’impiego di software di Livello 3, ovvero quelli che consentono una guida semi-autonoma avanzata. La preoccupazione centrale non riguarda tanto le capacità tecniche di questi programmi. Piuttosto le loro implicazioni per la sicurezza del Paese e la protezione dei dati delle persone. I funzionari americani temono che la raccolta e l’elaborazione delle informazioni da parte di aziende cinesi possano compromettere la privacy degli automobilisti. Di conseguenza, anche l’intera sicurezza nazionale.
Italia: riforma degli incentivi auto per stimolare la produzione locale
Il dibattito su questo tema è emerso durante un incontro internazionale. Quest’ ultimo si è tenutosi il 31 luglio esattamente a Washington. E’ stato organizzato dalla Casa Bianca e dal Dipartimento di Stato. Ha visto la partecipazione di rappresentanti di numerosi paesi. Tra cui Australia, Canada, Corea del Sud, Germania, Unione Europea. Ma anche Giappone, India e Regno Unito. L’obiettivo era discutere i rischi associati ai software provenienti da nazioni con cui esistono tensioni geopolitiche. La risposta da parte della Cina non si è fatta attendere. Un portavoce dell’ambasciata cinese ha chiesto agli USA di rispettare le regole del commercio internazionale. Così da garantire condizioni eque per tutte le imprese.
In Italia, invece, il governo sta preparando modifiche agli incentivi auto. Ciò in risposta ai risultati meno soddisfacenti del piano attuale. Il ministro Adolfo Urso ha dichiarato che l’incentivazione non ha raggiunto l’obiettivo di incrementare la produzione nazionale. I dati mostrano che, il previsto aumento della produzione italiana non è stato realizzato. Anche se i fondi per le automobili elettriche sono stati esauriti rapidamente. Attualmente, il governo sta considerando di ridistribuire parte dei fondi per incentivare la produzione locale. Ma soprattutto per attrarre nuovi investitori nel settore.
Per il futuro, si prevede una riforma degli incentivi auto. Seguita da una pianificazione pluriennale dei finanziamenti. A partire dal 2025, il fondo automobilistico sarà dotato di 750 milioni di euro. con un incremento a un miliardo di euro annuali dal 2026 al 2030. Questa strategia mira a sostenere i settori più deboli. Oltre che a incentivare l’uso di componenti italiane ed europee nelle nuove auto. Il ministro Urso ha sottolineato l’importanza di concentrarsi sui ceti meno abbienti e sulla componentistica nazionale.