Porsche, attraverso la sua unità Environmental and Energy Management, ha realizzato un innovativo progetto. Questo utilizza le batterie dismesse della Taycan per creare un sistema di accumulo energetico in uno dei suoi stabilimenti. Il progetto è un pratico esempio tangibile di come sia possibile utilizzare ancora le batterie oltre la loro vita iniziale. Quando le batterie delle auto elettriche raggiungono la fine del loro ciclo di vita, non sempre devono essere infatti riciclate subito. Nel caso in cui siano ancora in buono stato, possono essere riutilizzate in altri ambiti, proprio come i sistemi di accumulo stazionari. Sempre più case automobilistiche, tra cui appunto Porsche, stanno così sviluppando progetti di “Second Life”.
Il sistema di accumulo Porsche è composto da 4.400 moduli batteria. Essi forniscono una potenza complessiva di 5 megawatt e un contenuto energetico di 10 megawattora. Parte dell’energia accumulata è poi generata dall’impianto fotovoltaico dello stabilimento. Questo sistema è in grado di intervenire durante i momenti di picco della domanda energetica della fabbrica, fornendo energia supplementare.
Le batterie della Porsche Taycan continuano a vivere
Nonostante la Taycan sia stata lanciata sul mercato solo nel 2019, Porsche ha già a disposizione batterie dismesse per questo progetto. Com’è possibile? Sono degli accumulatori utilizzati nei veicoli di prova, non più idonei per un utilizzo che richiede grande intensità ma ancora adatti a questo tipo di applicazione. Il sistema di accumulo è progettato per una durata di oltre dieci anni, con la possibilità di sostituire i singoli moduli batteria qualora necessario. Porsche spera di estendere questo modello ad altri stabilimenti in futuro.
L’azienda vuole sfruttare al meglio l’energia prodotta in loco. L’ iniziativa non solo ottimizza l’uso delle risorse esistenti, ma è anche un grande passo avanti verso una gestione energetica più sostenibile ed efficiente. Il riuso delle batterie è infatti uno dei problemi sostenibili più intricati delle auto elettriche. La Porsche dimostra che ci possono essere seconde occasioni e metodi migliori che uno smaltimento immediato.