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Bing non convince: Apple rifiuta l’offerta di Microsoft

Apple ha recentemente dichiarato che non esiste alcuna proposta da parte di Microsoft che possa convincerla a sostituire Google con Bing come motore di ricerca predefinito nel browser Safari. La decisione di Apple si basa su due fattori principali: la qualità delle ricerche offerte da Bing, ritenuta inferiore, e le sue limitate capacità di monetizzazione. Per questi motivi, l’azienda di Cupertino ha scelto di mantenere in vigore l’accordo esclusivo con Google.

 

Lo scomodo rapporto tra Apple e Google

Secondo un rapporto di StatCounter, Google detiene il 91,04% della quota di mercato dei motori di ricerca, mentre Bing si ferma al 3,86%. La sentenza del giudice Amit Mehta nel caso antitrust Stati Uniti vs Google ha definito l’azienda di Mountain View un monopolista, evidenziando la sua portata e i suoi elevati costi operativi. Nel corso degli anni, Google ha pagato cifre considerevoli per rimanere il motore di ricerca predefinito sui dispositivi Apple, arrivando a versare fino a 26 miliardi di dollari nel 2021.

Apple ha ribadito che, al momento, non ci sono alternative significative a Google. Eddy Cue, vicepresidente senior dei servizi di Apple, ha affermato: “Non credo che esista un prezzo al mondo che Microsoft possa offrirci. Si sono offerti di darci Bing gratuitamente. Potrebbero darci l’intera azienda”.

Nel 2018, Microsoft era vicina a concludere un accordo per rendere Bing il motore di ricerca predefinito sui dispositivi Apple, ma la scarsa qualità delle ricerche di Bing ha fatto fallire il progetto. Ulteriori studi condotti da Apple nel 2021 hanno confermato la superiorità di Google su Bing in vari parametri, nonostante Bing avesse registrato miglioramenti nell’interfaccia utente desktop.

Il CEO di Microsoft, Satya Nadella, ha criticato Google per il suo predominio nel mercato, sostenendo che l’accordo esclusivo tra Google e Apple abbia ostacolato la crescita di Bing. Nadella ha anche offerto a Apple fino a 15 miliardi di dollari all’anno per un accordo simile, ma ha riconosciuto le difficoltà di Bing nel generare entrate significative tramite pubblicità.

 

Una direzione quasi obbligatoria

Nonostante l’integrazione dell’intelligenza artificiale in Bing abbia suscitato maggiore interesse, Apple e Google ritengono che la loro attuale partnership rappresenti la migliore opzione per garantire ai clienti un servizio di alta qualità. Il giudice Mehta ha concluso osservando: “La realtà del mercato è che Google è l’unica scelta reale come motore di ricerca predefinito”.

 

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Pubblicato da
Margherita Zichella