Un robot capace di giocare a ping pong contro amatori e professionisti? Esiste, ed è stato creato da Google DeepMind.. ma non vince sempre!

Google DeepMind ha recentemente fatto un significativo passo avanti nel campo della robotica e dell’intelligenza artificiale, sviluppando un robot capace di giocare a ping pong a un livello comparabile a quello di un giocatore amatoriale umano. Lo studio, pubblicato su Arxiv, illustra il funzionamento del robot e include filmati che lo mostrano in azione contro avversari umani con diverse abilità.

 

Il robot di Google DeepMind

Il robot di DeepMind è stato progettato per eccellere non solo nelle abilità di base, come restituire la palla, ma anche in compiti più complessi come la pianificazione strategica a lungo termine. Durante le partite, il robot ha affrontato avversari con stili di gioco differenti, utilizzando un vasto insieme di dati per perfezionare e adattare il proprio approccio. Equipaggiato con un braccio robotico e una racchetta stampata in 3D, il robot ha dimostrato un livello di competitività sorprendente, vincendo 13 delle 29 partite disputate contro avversari umani. Ha ottenuto il 100% di vittorie contro giocatori principianti e il 55% contro giocatori intermedi, ma ha incontrato maggiori difficoltà contro avversari avanzati, perdendo tutte le partite.

DeepMind ha sottolineato che questi risultati rappresentano un importante passo avanti verso l’obiettivo di raggiungere prestazioni comparabili a quelle umane in compiti reali, una sfida centrale per la comunità robotica. Per ottenere tali risultati, i ricercatori hanno adottato quattro approcci chiave: un’architettura di policy gerarchica e modulare, tecniche per il trasferimento immediato dalla simulazione alla realtà, adattamento in tempo reale a nuovi avversari, e uno studio utente per testare il robot in partite reali.

L’azienda ha dichiarato che il loro approccio ha permesso di creare un robot capace di giocare a livello umano e con cui i giocatori si divertono a confrontarsi. Il ping pong, con le sue esigenze di coordinazione occhio-mano, pensiero strategico, velocità e adattabilità, si è dimostrato ideale per testare e allenare queste abilità nei robot.

 

Una tecnologia sempre più avanzata

Parallelamente, un team del MIT CSAIL e The AI Institute ha sviluppato un algoritmo rivoluzionario che permette ai robot di migliorare autonomamente le proprie abilità attraverso la pratica. Nei primi test, il robot Spot di Boston Dynamics ha mostrato progressi significativi, confermando il potenziale di questi metodi innovativi per il futuro della robotica. Sebbene il robot di DeepMind non abbia ancora raggiunto il livello dei professionisti, le scoperte derivanti dal suo sviluppo potrebbero avere un impatto significativo nell’evoluzione della robotica.

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