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RECENSIONE Sony Xperia 1 VI: è una Ferrari, anche se…

Copertina Sony Xperia 1 VI

Parlare del nuovo Sony Xperia 1 VI non è affatto semplice; questo device è un prodotto premium, di punta, pensato per un pubblico ben definito. Capiamoci: è una Ferrari, ma ci sono delle criticità che non me lo riescono a far percepire come un telefono “per tutti” e, forse, va bene così. Mi spiego meglio: questa è un’ammiraglia dotata di specifiche all’avanguardia ma va gestita, va ben domata. Un esempio? La fotocamera è paurosa ma se la si userà per il solo “punta e scatta” risulterà alquanto dozzinale. Le foto vanno realizzate con la Pro Mode,  così come i video. Ad ogni modo, ha delle particolarità uniche nel suo genere. Un esempio? Anche se è un top di gamma, ha un jack audio per le cuffie.

Confezione

Ammetto di averlo ricevuto in prova senza scatola ma i colleghi mi hanno garantito che c’è una confezione in carta riciclata super minimal. Non c’è nulla oltre al telefono. Sì, avete letto bene: niente caricatore (ovviamente, come vuole il trend dal 2020) e neanche il cavo.

Design e materiali

Sony Xperia 1 VI

Qui si apre un mondo: l’estetica è soggettiva ma non si può non parlare in maniera oggettiva del fatto che il design del Sony Xperia 1 VI è “classico“, un po’ troppo, a mio avviso. Richiama i device del 2018, con cornici ampie e generose che celano i sensori e la selfiecam. In mano sembra di tenere un’ammiraglia di qualche anno fa. Anche se è realizzato in vetro, la back cover risulta plastica con una trama zigrinata (piacevole) ma decisamente non accattivante. Il frame è carino, ma ripeto: non mi sembra un top, ma non si giudica un libro dalla copertina e poi, per certi versi, è anche originale, rispetto alle soluzioni tutte identiche fra loro che ci sono in circolazione adesso. Pesa 192 grammi, ben distribuiti, e i bordi sono squadrati. Tanti pulsanti e ho amato il tasto per lo scatto rapido.

Connettività

La connettività poi è completa: modem 5G di Qualcomm, Wi-Fi 6E, Bluetooth 5.3, NFC per i pagamenti contactless, GPS, e c’è anche il jack audio da 3,5 mm per le cuffie cablate.

Sony Xperia 1 VI

Schermo

Partiamo dal dire che c’è l’AOD (Always On Display) sul pannello OLED da 6,5 pollici con un formato 19,5:9. Finalmente Sony ha abbandonato il 21:9 che faceva troppo l’effetto “telecomando”. Il refresh rate è alto (120 Hz fissi) ma non c’è più il 4K, anche se ci troviamo comunque davanti un pannello di qualità visto che Sony è leader nel settore. La visibilità è ottima anche sotto la luce diretta del sole. Come detto, peccato per le cornici.

Sony Xperia 1 VI

Hardware

Sotto la scocca troviamo un processore Qualcomm Snapdragon 8 Gen 3, il chipset più potente del mondo Android. Viene coadiuvato da 12 GB di RAM, da un modem 5G e da memorie UFS da 256 o 512 GB, che possono venir comunque aumentate con la microSD. Anche la batteria è eccellente, da 5000 mAh che si ricarica a 30W e promette un’autonomia eccellente. Vero, va benissimo, così come il chipset, anche se io ho riscontrato tanti lag e rallentamenti, ma probabilmente erano dovuti alle temperature eccessive di queste settimane. Comunque il sistema operativo, per quanto simil stock, non presenta quella fluidità che ci si aspetterebbe da un top di gamma. I giochi girano fluidi ed è un piacere provarli, ma anche qui, dipende dall’uso. Io non sono un amante del gaming da mobile, pertanto non riesco a tirar fuori il potenziale. Quanti gamers ci sono qui all’appello?

Sony Xperia 1 VI

Fotocamere

Arriviamo ora alle lenti: la main camera è un’ottica da 48 Megapixel con apertura f1.9 su un sensore da 1/1.35″; tecnicamente le foto dovrebbero essere eccellenti, ma i risultati con il punta e scatta lasciano a desiderare.

Sony Xperia 1 VI

In “Pro Mode” invece, il risultato cambia. Se si padroneggiano le tecniche, questo smartphone può tirare fuori immagini degne di una mirrorless, e poi con altri due sensori evoluti da 12 Mega (un’ultrawide Exmor RS e un tele 7X, anch’esso Exmor RS), si possono realizzare foto e video incredibili, con una lunghezza focale che arriva fino a 170 mm ma l’apertura si riduce a f/3.5. Buona la selfiecam da 12 Mega. Vi rimando al video test per tutti i dettagli, e, prima che me ne dimentichi, buoni i video in 4K a 60 fps ma da Sony mi sarei aspettato qualcosa di diverso, anche perché io sono un amante del brand e uso prodotti Sony per lavoro quotidianamente.

Sony Xperia 1 VI

Conclusioni

Ciò che mi fa storcere il naso quindi non è il sistema operativo che legga ogni tanto, il design “old style” o il fatto che non riesca a tirar fuori immagini eccellenti con il punta e scatta (al contrario di ciò che avviene con prodotti della concorrenza). Mi fa storcere il naso il prezzo di listino di 1399,00€, un po’ troppo elevato per questo terminale. Certo, mi sarei aspettato una comunicazione più verticale sui professionisti e meno sugli utenti consumer che vogliono un top di gamma perché, in questo caso non convince troppo. Se invece si considera il fatto che questo è un cameraphone degno di questo nome, a patto che siate dei fotografi esperti, allora il discorso cambia perché vi porterete a casa un’ammiraglia Android con cui lavorare in mobilità.

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Pubblicato da
Manuel De Pandis
Tags: sony